I Templari
E' difficile, per non dire impossibile, descrivere l'epopea dei Templari e ignorare il momento storico che
li generò. Infatti essi si formarono, quando il mondo cristiano era impegnato nelle Crociate in Terrasanta.
Questo movimento di genti in armi verso i luoghi santi ebbe inizio nel 1095, durante il Concilio di Clermont, nel
quale Papa Urbano II incoraggiò la guerra santa contro gli infedeli. Quest'appello non rimase inascoltato,
anzi ebbe un successo superiore alle previsioni. Tanto fu grande la risposta che, nel 1096, un enorme numero di
persone partì dalla Francia alla volta della Terrasanta. Era un'armata composita, formata in maggior parte
da persone del popolo, animate dalla fede e dalla volontà di liberare il Santo Sepolcro. Ma un contingente
così composto non poteva avere un destino favorevole; quasi tutti i suoi partecipanti, infatti, furono massacrati
nel corso del viaggio o morirono di stenti.
Mentre quest'iniziativa spontanea andava incontro al suo destino, un'altra spedizione ben armata e organizzata,
partiva alla volta di Gerusalemme. A capo di queste forze vi era Goffredo di Buglione, duca di Lorena. Nel luglio
del 1099 Gerusalemme fu conquistata e Goffredo di Buglione prese il titolo di Difensore del Santo Sepolcro. Dopo
aver liberato i luoghi santi, e aver razziato un buon numero di ricchezze, la maggior parte dei crociati ripartì
per le terre d'origine. Rimase solo Goffredo di Buglione e un ristretto manipolo di cavalieri e soldati. Tuttavia
egli riuscì a tener testa ai musulmani, che avevano i loro problemi interni, e anzi conquistò nuovi
territori. Dopo circa un anno Goffredo morì e gli succedette, come Difensore del Santo Sepolcro, il fratello
Baldovino. Nel frattempo gli arabi erano riusciti ad organizzarsi e ripresero parte dei territori perduti. Baldovino,
mostrando doti d'esperto stratega, bilanciò l'attività militare con iniziative diplomatiche, riuscendo
in tal modo a conservare quel che rimaneva del regno crociato. Tuttavia il territorio circostante Gerusalemme non
era per nulla sicuro, divenne, quindi, necessario impiegare delle forze militari per proteggere e soccorrere i
pellegrini.
Per tale motivo, intorno al 1119-1120,
si formò a Gerusalemme un ordine monastico preposto a tale compito. Il principale artefice di quest'evento
fu un cavaliere francese, Ugo di Payns della Champagne, insieme con altri nobili. Questi cavalieri erano giunti
in Terrasanta per mettersi al servizio del re di Gerusalemme e, sotto la sua guida, parteciparono a molte battaglie.
Durante la permanenza nei luoghi santi, si avvidero delle pessime condizioni con cui arrivavano, quando arrivavano,
le centinaia di pellegrini, e ritennero che il modo migliore di servire la fede fosse difendere, anche con la spada,
questa moltitudine di fedeli.
Fu così che essi si presentarono al Patriarca di Gerusalemme e pronunciarono i voti di povertà, obbedienza,
castità e anche, appunto, quello di difesa dei pellegrini. Presero, quindi il nome di "Poveri cavalieri
di Cristo". Baldovino assegnò loro degli alloggi in un'ala del suo palazzo. Il palazzo del re era stato
edificato sulle rovine del Tempio di Salomone, per questo motivo essi divennero i Cavalieri del Tempio o Templari.
Ma, affinché tale forza divenisse costantemente operativa, era necessario dotarla di regole e istituzioni
che dovevano provenire dal clero d'Occidente. Tra l'altro era oltremodo urgente reintegrare le fila dei combattenti,
decimate dalle continue battaglie. Per questi motivi il re di Gerusalemme, nel 1127, inviò Ugo di Payns
in Europa in qualità d'ambasciatore del suo Ordine. L'opera di Ugo di Payns ebbe numerosi consensi da prelati
e regnanti, ma non era ancora sufficiente; mancava dell'ufficializzazione da parte della Chiesa nella sua totalità.
Anche quest'approvazione, grazie all'opera svolta da Bernardo di Chiaravalle, non tardò ad arrivare. Nel
gennaio del 1128 fu disposto un Concilio nella città di Troyes. Dal Concilio l'Ordine del Tempio fu legittimato
e fornito della fondamentale Regola. L'autorizzazione delle autorità ecclesiastiche consentì a Ugo
di Payns di continuare il suo viaggio per l'Europa. Visitò molti paesi e conobbe numerosi governanti, ottenendo
delle generose elargizioni di denaro e terre. La quantità di doni ricevuta dall'Ordine deve essere stata
veramente notevole, in quanto Ugo di Payns lasciò ad uno dei suoi compagni l'incombenza di gestire tali
ricchezze, nell'occasione lo nominò Maestro di Francia. Quest'investitura poneva la prima pietra per la
realizzazione dell'impero politico-religioso che caratterizzò l'opera dei Templari.
Nel 1136 morì Ugo di Payns e il suo posto fu preso da Robert di Craon. In virtù della bolla Omne
datum optimum, redatta nel 1139 da papa Innocenzo II, i Templari furono esentati dal versare alla chiesa le
tasse per i loro possedimenti, potevano costruire dei luoghi di culto dove pregare e dire messa, riscuotere la
quarta parte delle tasse mortuarie ed inoltre furono posti sotto la diretta giurisdizione dell'autorità
papale. In questo modo era consentito loro, rispetto agli altri ordini ecclesiastici, di avere un'autonomia senza
pari.
In Terrasanta, dal 1146, altre sette crociate si succedettero alla prima, con esiti spesso avversi per i cristiani,
ma i cavalieri Templari si fecero sempre valere per dedizione e sacrificio. Tuttavia non poterono evitare nel 1244
la caduta di Gerusalemme, e nel 1291 la conquista di Acri da parte del sultano Al-Ashraf, con la conseguente cacciata
dei franchi dai luoghi santi. Nello stesso periodo i Templari d'Occidente erano impegnati in un'opera civilizzatrice:
realizzavano strade, costruivano ponti, edificavano chiese e ospizi per i viandanti, bonificavano terreni paludosi,
sviluppando di conseguenza il commercio. Molti servi della gleba, tenuti in condizioni miserevoli, furono affrancati
dalla schiavitù e divennero lavoratori alle loro dipendenze. In tutta l'Europa vide la luce una fitta rete
di case fortificate, difese da mura, definite Commende o Precettorie. Erano dei complessi autosufficienti nelle
quali vi erano attività agricole, metallurgiche, religiose e militari. Nelle Commende erano allevati e selezionati
i cavalli, indispensabili alla guerra, i bovini per i lavori nei campi e i maiali per le carni. Per alimentare
gli animali era necessario aumentare la raccolta del foraggio e quindi migliorare la resa dei terreni coltivati.
S'introdussero, a tale scopo, delle nuove tecnologie che consentirono il raggiungimento di notevoli risultati per
l'epoca. In pochi decenni i Templari divennero dei banchieri. Essi trattavano alla pari con i tesorieri dei re
d'Europa, concedevano prestiti e mutui, ma proprio su questa strada andarono incontro alla rovina. Si scontrarono,
infatti, con il re di Francia, Filippo il Bello, che nei loro confronti aveva una notevole esposizione economica.
Per distruggerli li accusò delle peggiori nefandezze e di eresia.
Nel 1307 i Templari francesi furono tratti in arresto. Sotto le torture essi confessarono tutto quello che volevano
i loro carnefici. Nel marzo del 1314, Jacques de Molay, l'ultimo Gran maestro, fu messo al rogo, e con lui finiva
drammaticamente un'Ordine che aveva caratterizzato un'epoca.