E S P
ESP
di tutti i giorni Vi è mai capitato di udire lo squillo del telefono e "sapere" in anticipo chi c'è all'altro capo del filo (beninteso se non stavate attendendo la telefonata di una certa persona per una determinata ora)? Oppure, sempre per rimanere nell'ambito telefonico, di "sentire" al primo beep di risposta che all'altro capo del filo non c'è nessuno (beninteso se non state telefonando a qualcuno che, notoriamente, non è mai in casa)? Avete mai sognato una persona a cui non pensavate da anni che, il giorno dopo, si fa inesplicabilmente viva (beninteso se non è accaduto qualche avvenimento che ha ricordato a entrambi i vostri passati rapporti)? E giocando a carte avete mai "sentito" che la carta che state per pescare è sicuramente quella che vi manca per completare la mano (beninteso se non avete sbirciato)? Questi piccoli avvenimenti inesplicabili sono, a detta di molti, manifestazioni di ESP, acronimo di Extra Sensory Perception ovvero "Percezione Extra Sensoriale": un modo di "percepire" certe informazioni senza l'aiuto dei cinque sensi, ma mettendo in azione certi meccanismi della mente non ancora identificati. I "beninteso"
tra parentesi dimostrano come sia difficile stabilire con
certezza se il fenomeno sia veramente dovuto all'uso di
questi misteriosi "meccanismi mentali" o non
sia spiegabile in termini più "terra-terra". E
questo non perchè i vari "beninteso"
scaturiscano da un desiderio cosciente di barare, ma in
quanto può darsi che bariamo con noi stessi senza
neppure rendercene conto. Riprendendo il primo esempio,
può capitare che inconsciamente stiamo già attendendo
una certa telefonata (perché si sono svolti alcuni
avvenimenti che la mente ha "registrato" a
nostra insaputa e la cui logica conseguenza è la
telefonata stessa), oppure, per ciò che riguarda
l'esempio delle carte, può darsi che abbiamo visto
casualmente e sempre senza rendercene conto la famosa
carta, e ci sembri di "sentirla" mentre invece
non facciamo altro che ricordarla. Altri meccanismi
apparentemente ESP scaturiscono da assonanze, abitudini,
ricordi infantili. Pensate una parola di quattro lettere.
Avete pensato a "cane" o "mare"?
Statisticamente "cane" e "mare" sono
le parole di quattro lettere a cui pensa d'istinto la
maggior parte delle persone interrogate. Perché? Perché
sono parole di uso comune, ricordano cose gradevoli,
"scorrono" bene, eccetera eccetera. Pensate a
una carta che non sia una figura. Avete detto "Tre
di Picche"? Ebbene, insieme agli Assi, il Tre di
Picche è la carta che ha maggiori probabilità di essere
citata. Anche qui, nulla di misterioso. "Tre"
è un numero "simpatico" e - se perdonate il
termine poco scientifico - molto "popolare".
"Tre di Picche" poi "suona" meglio di
"Tre di Quadri" o "Tre di Fiori".
Almeno così asseriscono i prestigiatori specializzati in
"mentalismo" (l'arte di simulare poteri
mentali) che hanno svolto accurate statistiche in
proposito. Avete visto dunque come, affrontando lo studio
della parapsicologia (la scienza che si occupa dei
fenomeni ESP), ci si addentri necessariamente in un campo
minato. Lo studioso che
maggiormente sensibilizzò l'opinione pubblica sulle
possibilità di studiare scientificamente i poteri
extrasensoriali fu l'americano J. B. Rhine
dell'Università di Durham (North Carolina, USA). Nel
1934 pubblicò un trattato rigorosamente scientifico
intitolato Extra Sensory Perception, che rese
celebre la sigla ESP e interessò il mondo accademico. Da
quel momento altri studiosi di diverse università si
dedicarono allo studio di quei fenomeni fino ad allora
relegati nel mondo del folklore o della superstizione. Alla sfera dell'ESP appartengono altri poteri, come la psicometria (praticata tra gli altri da Gerard CROISET), ovvero la capacità di "leggere" la storia di un oggetto mediante il semplice contatto con esso, e l'OOBE (acronimo di Out of Body Experience, "Esperienza extracorporea"), cioè la possibilità di "vivere esperienze e sensazioni in un luogo diverso da quello in cui si trova il proprio corpo fisico", cioè, in parole povere, di "viaggiare" al di fuori del proprio corpo, un po'come si fa in sogno, ma con la precisa coscienza di ciò che sta accadendo. Ma se il corpo fisico se ne sta tranquillo, magari seduto su una poltrona, chi "viaggia" al suo posto? Secondo gli studiosi di questa insolita esperienza, a viaggiare è una sorta di nostro "secondo io", che nasce insieme al nostro corpo fisico, il cosiddetto Corpo astrale. Questa entità mantiene un collegamento con il corpo fisico per mezzo di una sorta di "cordone ombelicale"; il corpo astrale si muove simultaneamente in due dimensioni: quella fisica vera e propria (infatti vede i luoghi che sta attraversando, sente gli odori eccetera) e quella "eterea", dove tempo e spazio assumono valori diversi da quelli cui siamo abituati. Un corpo astrale può
così trasferirsi in una frazione di secondo da Roma a
Sidney, o, addirittura, sulla Luna (anche se invece
alcuni sostengono che non può staccarsi dal pianeta). C'era, nelle loro
descrizioni, una buona dose di fantasia; sta di fatto,
comunque, che alcune osservazioni operate per mezzo della
"microvisione", soprattutto per quanto riguarda
la struttura molecolare del benzene e dei suoi composti,
furono confermate successivamente dalla fisica. La più
inquietante di queste scoperte è, senza dubbio, quella
di "atomi di forma identica ma composti in modo
diverso", che i due ricercatori attribuivano a
una sorta di allucinazione. Invece, cinque anni prima dei
fisici atomici, la Besaint e Leadcott si erano imbattuti
negli isotopi di alcuni elementi, ovvero atomi
costituiti da un identico numero di protoni e un diverso
numero di neutroni, dotati di proprietà chimiche
identiche a quelle dell'originale, ma di proprietà
fisiche differenti. In più, sempre secondo
Rhine, tutti indistintamente possediamo una piccola dose
di ESP. Una conferma? Provate a osservare insistentemente
qualcuno che vi volge le spalle. Vedrete che dopo un pò
si sentirà a disagio e si volterà verso di voi. E' come
se avesse sentito "il peso" del vostro sguardo,
un peso che, dal punto di vista strettamente fisico, non
ha alcuna ragione di esistere. Tra gli esperimenti più
famosi citiamo quelli condotti dal gruppo Soal, Goldney e
Shackleton tra il 1941 e il 1943, utilizzando delle
speciali carte chiamate "Zehner". La presenza
di operatori umani e la potenziale possibilità di
trucchi offrì però il fianco a molte critiche. Così,
recentemente, il professor Helmut Schmidt, fisico alla
"Mind Scienze Foundation" di San Antonio, ha
inventato una macchina automatica per valutare le
capacità ESP: il soggetto si trova da solo con
l'apparecchio, che registra le risposte esatte e
sbagliate; la possibilità di suggerimenti esterni è
quindi completamente eliminata. Realtà o semplice propaganda antisovietica? Si dice che lo stesso Lenin abbia sostenuto la "Commissione speciale per lo studio della suggestione mentale". "L'intelligenza umana" - avrebbe scritto - "ha già dominato molte forze della natura, e ne deve dominare altrettante, e più sconosciute". Anche nell'attuale Comunità di Stati Indipendenti, tuttavia, le ricerche sull'ESP sono state caldeggiate, tollerate o addirittura condannate a periodi alterni, in gran parte determinati dalla situazione politica. I già citati studi di Bechterev e Vassiliev, per esempio, furono appoggiati dalle autorità sovietiche fino agli inizi degli anni '50, e poi improvvisamente messi al bando. Nel 1959, tuttavia, quando si venne a conoscenza di un esperimento condotto dagli americani a bordo del sottomarino Nautilus (pare che un telepate fosse riuscito a comunicare con un collega a migliaia di chilometri di distanza, mentre il sommergibile si trovava sotto i ghiacci polari), le autorità sovietiche consentirono a Vassiliev di riaprire nel suo "Istituto del Cervello" una nuova sezione per lo studio dei fenomeni paranormali. Nel 1963 si giunse persino a organizzare a Mosca un primo "Congresso internazionale", voluto dal fisiologo E. K. Naumov, ma già nel secondo congresso (1965), la posizione delle autorità nei confronti della parapsicologia fu di netta ostilità. Naumov, il guaritore Ivanov e la medium Nadia Kulagina vennero arrestati e condannati a due anni per "pratiche fraudolente". Negli anni '70, di contro, un altro studioso di parapsicologia, Valerj Petiukov, venne arrestato per aver cercato di consegnare un articolo sulle ricerche ESP a un giornalista americano, con l'accusa di aver tentato di far uscire dal paese "Documenti coperti dal segreto militare e politico": fu allora che in occidente nacquero le voci sull'esistenza dell'arsenale di "armi telepatiche" descritte sopra. La tendenza generale degli scienziati russi nei confronti dei fenomeni parapsicologici è, comunque, analoga a quella occidentale: la maggior parte è propensa a considerarli materia per creduloni o imbroglioni. |