Era figlio di Peleo, re di una città della Tessaglia, e di Teti, figlia di Nereo, re del mare. Alla sua nascita, Teti cercò di ottenere per lui l'immortalità, ma Peleo lo impedì. Teti allora fuggì con il figlio e lo immerse nelle acque dello Stige che lo resero invulnerabile, ad eccezione del tallone destro per il quale la madre lo teneva. Venne educato dal centauro Chirone e gli fu concesso di decidere il proprio destino. Achille scelse una vita breve ma gloriosa e Teti, sapendo che a Troia avrebbe trovato la morte, quando seppe che i principi achei stavano per partire alla volta delle coste della Frigia, cercò di nasconderlo fra le figlie del re di Sciro, Licomede. Achille sposò Deidamia, figlia di Licomede, che gli diede un figlio, Neottolemo. Ma Calcante aveva vaticinato che gli Achei non avrebbero vinto senza Achille e Ulisse, con un sotterfugio, riuscì a scoprire dove Teti lo aveva nascosto ed a farlo partire. Omero non riporta le circostanze della morte di Achille. Secondo una delle varie tradizioni fu ucciso da una freccia scoccata da Paride che, guidato da Apollo, lo colpì nel suo unico punto vulnerabile. |
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