PETER
DEL MONTE
|
Laureato in lettere con una tesi di cinema, diplomato in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha realizzato nel 1969 come film di diploma il lungometraggio Fuori campo, un’opera in parte autobiografica sul cinema e le sue tecniche di rappresentazione del reale, che fu presentato in alcuni festival internazionali. Lavorò in seguito per la televisione dirigendo opere di notevole interesse e alcuni film molto personali, che lo segnalarono come uno dei giovani autori più promettenti dell'epoca. Nel 1975 avvenne il suo esordio al cinema con Irene Irene, un film introspettivo, calibrato sul tema della solitudine e della morte, psicologicamente approfondito, che si fa ammirare non soltanto per la cura formale e lo stile personale ma anche per l’acuto discorso esistenziale che lo sottende. Nel 1980 è la volta di L'altra donna, uno dei primi film italiani che ha come argomento il confronto con un extracomunitario. Piso, pisello(1981) Invito al viaggio(1982) e Piccoli fuochi (1985) sono esplorazioni fantastiche e poetiche nel mondo dell’adolescenza e dell'infanzia. Giulia e Giulia (1987) è invece il primo esempio al mondo di lungometraggio realizzato con telecamere elettroniche ad alta definizione.Del 1989 è Étoile. Nel 1990 con Tracce di vita amorosa - brevi storie contemporanee, realizza un film di taglio minimalista. E’ del 1996 Compagna di viaggio presentato fuori concorso a Cannes. Nel film La ballata del lavavetri(1998), tratto dal romanzo di Edoardo Albinati, Del Monte racconta una storia di dolore e di disperazione Nel suo ultimo lungometraggio, Controvento(2000) Del Monte ha come tema la fuga, soprattutto da sé stessi. Costante della sua opera è la tematica esistenziale che egli rappresenta con toni delicati e particolare attenzione all’approfondimento psicologico dei suoi personaggi. FILMOGRAFIA:Fuoricampo
(1969) |