ACCATTONE (1961)



Soggetto e sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini
Collaborazione ai dialoghi: Sergio Citti
Aiuto regia: Bernardo Bertolucci
Assistente regia: Leopoldo Savona
Fotografia: Tonino Delli Colli
Scenografia: Flavio Mogherini
Montaggio: Nino Baragli
Musica: Johann Sebastian Bach, William Primrose (coordinata da Carlo Rustichelli)
Operatore: Franco Delli Colli
Arredatore: Gino Lazzari
Fonico: Luigi Puri
Direttore di produzione: Marcello Bollero
Produttore: Alfredo Bini
Produzione: Arco Film (Roma)/Cino del Duca (Roma)
Distribuzione: Cino del Duca
Durata: 116’


Interpreti e personaggi:
Franco Citti (Accattone), Franca Pasut (Stella), Silvana Corsini (Maddalena), Paola Guidi (Ascensa), Adriana Asti (Amore), Adele Cambria (Nannina), Luciano Conti (il Moicano), Luciano Gonini (Piede d’oro, Luciano), Renato Capogna (il Capogna, Renato), Alfredo Leggi (Pupo biondo, Alfredino), Galeazzo Riccardi(il Cipolla), Leonardo Muraglia (Mommoletto), Giuseppe Ristagno (Peppe il folle), Roberto Giovannoni (il Tedesco), Mario Cipriani (Balilla), Roberto Scaringella (Cartagine), Silvio Citti (Sabino), Giovanni Orgitano (lo Scucchia), Piero Morgia (Pio), Umberto Bevilacqua (Salvatore), Romolo Orazi (suocero di Accattone), Massimo Cacciafeste (cognato di Accattone), Mario Guerani (il commissario), Danilo Alleva (Jaio), Sergio Citti (il cameriere), Elsa Morante (una detenuta), Franco Bevilacqua, Amerigo Bevilacqua, Sergio Fioravanti, Adriano Mazzelli, Mario Castiglione, Dino Frondi, Tommaso Nuovo, Francesco Orazi, Stefano D’Arrigo, Enrico Fioravanti, Nino Russo, Renato Terra.


“Accattone” è il soprannome affibbiato a un giovane che, in una borgata romana, vive senza far nulla, alle spalle di una prostituta, Maddalena. Quando la ragazza finisce in carcere, Accattone si trova a mal partito. Respinto e malmenato dopo un tentativo di riavvicinare la moglie, che vive insieme al figlioletto in casa del padre e del fratello, Accattone tenta di sostituire Maddalena con una ragazza di nuova conoscenza: Stella. Costei, incredibilmente ingenua e fìdente, non è fatta però per il triste mestiere e Accattone, che s’è innamorato, decide di trovarsi un lavoro per mantenere se stesso e la ragazza. Un solo giorno di fatiche lo stronca. Ignaro che la polizia lo tiene d’occhio - Maddalena, gelosa, dal carcere lo ha denunciato per sfruttamento -, Accattone tenta allora la via del furto. Insieme a un
vecchio ladro fa man bassa della merce caricata su un autocarro. Afferrato dai poliziotti, si divincola, sale su una motocicletta e fugge. La sua corsa è breve: subito si schianta contro un muro, uccidendosi.