NO ALLA GERARCHIZZAZIONE
E’ iniziato da qualche settimana l’esame di due proposte sullo stato giuridico
degli insegnanti e sulla loro progressione di carriera.
Una proposta (n. 4091) è stata presentata il 19 giugno 2003 da Forza Italia,
Lega, UDC, l’altra (n. 4095) il 23 giugno 2003 da AN.
Il contratto di lavoro era stato concluso il 16 maggio 2003.
Poiché riteniamo che sia necessario aprire (o riaprire) una riflessione e un
confronto ampio su questi temi, pensiamo sia utile fornire in modo schematico le
informazioni esseziali che ne costituiscono la premessa.
Procedendo in ordine cronologico
16 maggio 2003 art. 22 contratto: ””Le parti stabiliscono di costituire
entro 30 giorni dalla firma definitiva del presente contratto una commissione di
studio tra Aran, Miur e Organizzazioni firmatarie del contratto che, entro il 31
dicembre 2003, elabori le soluzioni possibili, definendone i costi tendenziali,
per istituire già nel prossimo biennio contrattuale, qualora sussistano le
relative risorse, meccanismi di carriera professionale per i docenti.””
19 giugno 2003 ddl 4091 art. 2: “”Lo statuto degli insegnanti del sistema
nazionale di istruzione e formazione è definito secondo i seguenti principi e
criteri:
………..
e) articolazione della funzione docente in specifiche funzioni di docente
tirocinante, docente ordinario e docente esperto. In particolare il docente
esperto ha anche responsabilità in relazione ad attività di formazione iniziale
e di aggiornamento permanente dei docenti,di coordinamento dei dipartimenti o di
gruppi di progetto, di valutazione interna ed esterna e di collaborazione e di
temporanea sostituzione del dirigente scolastico (….).
d) definizione dei diritti e dei doveri fondamentali che caratterizzano la
funzione docente e le altre articolazioni di tale funzione di cui alla lettera
e;
h) valutazione e verifica delle prestazioni di ogni titolare della funzione
docente ai fini della progressione economica e di carriera””
Non ci sono ulteriori specificazioni né di ordine retributivo, né di altro
ordine.
Si parla –piuttosto genericamente- di “carriera fondata su modalità e criteri di
valutazione basati sul merito professionale” (4095) e di “una carriera
articolata su tre livelli (tirocinante, ordinario ed esperto) che sia fondata su
modalità e criteri di valutazione basati sul merito professionale: E una
articolazione del ruolo che garantisca alle scuole autonome professionalità e
competenze adeguate, certificate, stabili e valutate” (4091).
Le due proposte di legge non contengono norme di copertura finanziaria (ed è
piuttosto difficile pensare di poter definire differenziazioni di carriera senza
investimenti), ma si limitano a delegare il Ministro (art. 8):
“”Con regolamento da emanare entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della
presente legge(…) d’intesa con la conferenza permanente stato regioni, sentite
le commissioni parlamentari competenti, su proposta del ministro dell’istruzione
e del ministro per la funzione pubblica si provvede a dare attuazione ai
principi e criteri dello statuto degli insegnanti stabiliti dall’art.2 della
presente legge.””
Delega, come si vede, piuttosto ampia.
Sulla libertà di insegnamento i 2 testi si esprimono negli stessi termini:
“”Garanzia dell’autonomia della funzione docente e della libertà di insegnamento
quali strumenti di attuazione del pluralismo e della qualità ed efficacia della
prestazione professionale e del servizio di istruzione”;
“”modalità in cui si esprime l’autonomia e la libertà si insegnamento in
particolare attraverso la definizione del rapporto tra funzione docente, compiti
dell’organo collegiale dei docenti e dirigenza scolastica.”” (art. 2 c+g)
La differenza più rilevante tra i 2 testi sta nel fatto che 4091 mette insieme
insegnanti e operatori della formazione professionale e infatti parla di sistema
nazionale di istruzione e formazione; il 4095, mantenendo la distinzione tra i
due settori, parla di sistema nazionale di istruzione e di statuto degli
insegnanti in senso stretto.
Su questi temi, che abbiamo cercato di schematizzare per una prima informazione,
è necessario sviluppare rapidamente un ampio dibattito e adeguate proposte.
Forum per la scuola Pubblica
- 14-11-2003
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