CIMA SCANAPA’
Lunghezza:
km 23
Quota di partenza:
mt. 1017
Dislivello:
mt. 900 ca
Quota massima raggiunta:
mt. 1630
Tempo: h.
3
Ciclabilità:
90%
L’itinerario
proposto si suddivide in 4 sezioni;
la prima di km 6 su asfalto,
la seconda di km 8 su single track
la terza è la salita alla cima Scanapà km
2,5 su strada sterrata
la quarta parte discesa, single track, carrareccia e asfalto.
Punto di partenza: Bratto – bivio strada del Monte
Pora. Parcheggio di fronte al bivo, “Parco della
Montagna”.
Km 0 quota 1017
La prima sezione
dell’itinerario si svolge sulla strada asfaltata che
porta al Monte Pora.
Km 5,5 quota 1380; Giunti al Colle Vareno svoltare a sx
in direzione dell’abitato e dopo 50 mt imboccare una
stradina a sx in direzione del “condominio Azalea”.
La strada è pianeggiante tra un campo da tennis ed
uno di bocce, dopo 200 mt. tenere la sx ed immettersi in
una stradina che subito dopo, in corrispondenza di un rudere,
diventa sentiero. Qui inizia il sentiero denominato dei
“carbonai”(seconda
sezione). Il sentiero compie il periplo
sud del monte Lantana e del monte Scanapà per una
lunghezza di circa 8 km quasi completamente in boschi di
abeti e latifoglie. Per comodità nella spiegazione
suddivido il sentiero
in tre parti.
La prima parte
in single track che alterna tratti pianeggianti, forti discese
e strappi in salita. Dopo circa 700 mt. si giunge ad un
belvedere; fare attenzione imboccare il sentiero in discesa
e non quello in salita. Giunti alla falesia di arrampicata
inizia un breve tratto con bici a mano circa 200 mt. che
conduce ad un secondo belvedere. Ai nostri piedi la Val
di Tede e tutto l’altopiano di Clusone. Proseguendo,
dopo 500 mt. in discesa si giunge ad incrociare una strada
carrareccia; si svolta a dx (indicazione Donico).
Km 8,5 quota 1250;
Qui inizia la seconda
parte su stradina in salita che alterna
tratti pedalabili a brevi strappi intensi. Superato il tratto
più impegnativo (bici a mano 150 mt) la strada si
fa pianeggiante e ci porta ad una radura. Fare attenzione
perché a sx al bordo della radura riparte il sentiero.
Indicazioni “Donico”. km 10 qouta 1380;
Qui inizia la terza parte
del sentiero dei “carbonai” circa 3,5 km. Dopo
un breve tratto pedalabile segue un tratto con bici a mano
e poi un tratto in discesa. Dopo aver superato la falesia
di arrampicata di Lantana (si scorge in basso a sx), ci
troviamo in una zona di belvedere; ora il sentiero entra
nella “paghera del Giogo” e porre attenzione
al bivio in discesa, seguire le indicazioni Donico imboccando
il sentiero in salita. Da qui si ricomincia a salire sino
a raggiungere la pista di discesa del “canalone”
che si attraversa. Il sentiero riprende nel bosco, oltrepassa
la seggiovia del “Donico” e giunge ad attraversare
anche la seggiovia Scanapà. Da qui una stradina in
leggera discesa ci porta ad incrociare la strada di salità
al Monte Scanapà. Se sono state seguite scrupolosamente
tutte le indicazioni, non sarete passati della località
Donico (luogo di partenza delle seggiovie) e nemmeno toccato
la strada del Passo della Presolana. A questo punto si sono
percorsi 13,5 km in poco meno di 2 ore. Se si è stanchi
si può interrompere e scendere a valle in 10 min.
su strada asfaltata.
Km 13,5 quota 1320:
La salita allo Scanapà (terza
sezione) è di 2,5 km con fondo
non sempre buono ma la prima parte è tutta pedalabile
con ampi tornati. La seconda parte supera il “muro
di scanapà”; è veramente impegnativa
ma entusiasmante al tempo stesso, ci si rende conto della
quota che si guadagna metro dopo metro. I tornanti che si
incontrano sono ripidi ma in parte ciclabili. Si supera
la capanna Maj e l’arrivo della seggiovia e si scollina
km 16 ore 2,30. Per chi volesse si può salire a piedi
alla croce della vetta in 5 min. la vista è grandiosa,
il sentiero è dietro la capanna Maj.
Km 16 quota 1630;
Ora inizia la discesa (quarta
sezione), casco indossato e fare un
po’ di attenzione. Per il primo tratto è preferibile
percorrere il prato della conca sottostante sino a giungere
ai ruderi dell’ex rifugio Angelo Maj. A dx la stradina
scende ripida sino a giungere alla malga di Lantana km 17.
Proseguire sempre in discesa ma dopo 200 mt. fare attenzione
e di tenere la dx in discesa. Subito dopo si arriva alla
radura dove eravamo transitati all’andata.
Da qui si segue la strada carrareccia che si è percorsa
in salita sino al suo termine (km 2,5) sulla strada asfaltata
del Monte Pora. Da qui in discesa sino al punto di partenza
km 23, 3 ore.
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