Breve viaggio nella musica-araba attraverso lo studio e l'esame
di alcune composizioni tratte dal repertorio classico
dei principali pianisti e compositori arabi
Confronto tra vecchi e nuovi compositori arabi con particolare
riferimento a quelli più vicini al jazz
Esame delle musiche di:
Mohamméd Abdèlwahàb, Mohamméd Elkûrd, Mustafà Skandràni,
Mamdûh Bàhri, Abdullàh Ibràhim,
Yûssef Shalûm, Randy Weston
Questo seminario costituisce la parte teorica della mia ricerca
sull'uso del pianoforte nella musica classica e tradizionale araba, che
va avanti dagli inizi degli anni '90.
L'aspetto pratico di questo lavoro è costituito invece da un concerto
per solo pianoforte dal titolo "Ishk Bashad".
La mia attenzione verso la musica e la cultura araba nasce sia dalla
voglia di confrontarmi con un mondo musicale alquanto distante da
quello europeo-occidentale, che da sentimenti, sensazioni e percezioni
di quanto questa musica occupi nel più profondo del mio intimo, un
posto di rilievo.
Gli studi da me compiuti, oltre naturalmente ad essersi inizialmente
incentrati sulla musica araba in generale attraverso i miei viaggi,
soggiorni e concerti nel mondo arabo sia nel Magreb che in Medio
Oriente, si sono poi soffermati in modo specifico sull'uso del
pianoforte nella musica classica e tradizionale araba.
L'introduzione del pianoforte- nella musica classica araba non fu cosa
facile per i musicisti arabi, cosi come non fu semplice stabilire
relazioni e contatti tra musica occidentale e musica orientale.
Di fatti, al Congresso del Cairo sulla musica araba del 1932, vennero
poste con chiarezza alcune possibilità di contatto tra la musica
orientale e quella occidentale ed in particolare venne deciso quali
strumenti occidentali avrebbero potuto essere "accolti" nelle orchestre
arabe.
Fu così che l'oboe, il violoncello, il contrabbasso, la chitarra e il
mandolino si trovarono a fianco dell'oud nelle orchestre di Sayyid
Darwîsh prima e in quelle dei due più grandi e famosi musicisti arabi:
il compositore Muhàmmad 'Abd al-Wahhâb e la cantante Umm Kulthûm.
Anche il pianoforte venne introdotto nella musica classica araba, ma in
modo assai ridotto e solo dopo aspre polemiche e dure resistenze da
parte dei tradizionalisti.
I musicisti arabi, pur riconoscendo le alte possibilità sonore del
pianoforte, decretarono che era impossibile suonare musica araba con
questo strumento, e che l'unica possibilità di un suo utilizzo stava
nella costruzione di un piano arabo capace di creare gli intervalli di
¼ di tono, che il pianoforte occidentale non è in grado di produrre.
I pianoforti arabi, costruiti intorno a primi decenni del '900, vennero
così forniti di particolari accorgimenti tecnici: diversi tipi di
accordature, l'uso dì due o più tastiere, pedali e manopole che
spostano la meccanica, l'aggiunta di nuovi tasti e nuove corde, dando
così la possibilità di creare i quarti di tono.
Ma anche il pianoforte occidentale ebbe un suo ruolo tra i musicisti
arabi. Oltre che come strumento da studio della musica occidentale
divenne, anche se in modo assai limitato, uno strumento in uso anche a
livello compositivo.
Non furono poi pochi infatti i compositori arabi che ne fecero uso.
In Egitto, Mohammed Elkûrd, Kalim Chomber, Rose Zahran, Yûssef Shalûm,
Mathilda e Sophie Abdeimassih, Ibrahim Solîmane, Victoria Malhara e
Muhàmmad 'Abd al-Wahhâb; in Tunisia, Massaûd Habib e Mohammed Elkâdiri,
in Marocco Adel Namani e Ahmed Badrûmi, in Algeria, Mustafa Skandrani
e Sariza ed in Libano Abdàllah Chahine.
Nel corso del seminano verranno prese in esame alcune delle musiche per
pianoforte di questi artisti, e verranno messe a confronto cori quelle
di musicisti vicini all'area del jazz, nelle composizioni dei quali
sono presenti alcune strutture compositive caratteristiche della musica
araba.
Gli ultimi incontri del seminato saranno indirizzati allo studio di una
composizione classica araba che verrà suonata da alcuni tra gli alunni
partecipanti al seminario scelti dal Maestro.
Lavoro sulla voce, il ritmo e il corpo attraverso lo studio di alcune tecniche del Ki-Aikido e della tradizione Sufi .
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Creazione di strumenti musicali con materiale riciclato. Per le scuole elementari e medie.