La Repubblica Dominicana

 

Commenti sulla vita degli abitanti e sul paesaggio

 Ho conosciuto molte popolazioni derelitte girando il mondo ma gli abitanti di quest'isola mi pare che li superino tutti.

La loro infingardia la loro mancanza di ragionamento su qualunque cosa cercano di fare o dicano li pone sul gradino più basso della scala umana.

Tutto è ridotto al minimo rapporto parola comprensione, alla causa non succede mai l'effetto azione ed il più delle volte non c'è coerenza fra le cose che fanno. Pigrizia, malignità, ignoranza, mancanza di una qualsiasi volontà di capire o fare sono la costante del comportamento quotidiano di queste genti.

Sembra che il loro unico scopo di vita sia il mangiare quando e se capita ubriacarsi di birra se viene loro elargita in qualunque maniera e fare sesso senza precauzione di alcun genere sia igienica che morale. Lasciano che le donne e peggio ancora le bambine appena entrate nella pubertà portino in grembo frutti che mai potranno accudire.

Così notiamo che il pargolo appena nato viene allattato fino a quando potrà allontanarsi da solo (due anni) per cercare altro genere di cibo. E' un fatto comune vedere bimbi di due, tre anni raccogliere da terra bottiglie di ogni  genere e portarsele alla bocca bevendo il resto di qualunque cosa abbiano contenuto. Questa pratica è uguale sia per i maschietti che per le femminucce mentre padri e madri sono lontani da loro, ma anche quando sono vicini è come non ci fossero perché dediti ad altre faccende più vergognose.

Qui non è colpa né di governi né di religione è solo la mente contorta dell'individuo a menarlo a caso per la vita.

La natura in quest'isola è semplicemente meravigliosa prodiga di frutti di ogni genere il clima è mite e ventilato. Essendo un'isola tropicale solo dieci gradi a nord dell'equatore spesso di notte piove un po' ed al mattino splende il sole nei fiumi scorre sempre acqua in abbondanza, nelle immense foreste crescono migliaia di piante e molte delle quali assicurano con i loro frutti spontanei alimento per tutti. Nelle pianure cresce il riso alimento principe nella loro dieta. Nel mezzo della foresta, dintorno alle risaie e nella campagna tutta sorgono capanne di legno di palma, montate su piattaforme di terra battuta o su un leggero strato di cemento coperte da foglie di palma o da bandoni ondulati le finestre e la porta sono tappi di legno o di plastica fissati come capita senza una logica. Una capanna detta casa, può essere di solito quadrata o rettangolare da quattro a sei metri quadri di superficie ed alta quanto un uomo con le braccia alzate nel culmine del tetto sono abitate dai coloni e dalle persone che si occupano dell'indotto (negozianti di ogni genere rare farmacie stazioni di polizia scuole ecc….). Siamo nella regione di Samana, che si trova nel nord dell'isola ed è in questi pressi che Cristoforo Colombo vide terra per la prima volta.

I sevizi igienici se ci sono si trovano all'aperto, dove capita, o in casi particolari dentro un capannino in fondo alla proprietà. Nel villaggio di Llimon, vicino a dove abitiamo noi nella foresta ci sono una serie di piccole costruzioni ai lati della strada asfaltata, senza un ordine né logico né architettonico trovasi una officina di riparazioni moto vicina ad una macelleria con le carni ciondoloni sopra bidoni sporchi di olio o altri prodotti poi un "pica pollo" sorta di friggitoria che serve sulla strada pietanze e birra una rivendita di frutta e verdura con le ceste sulla strada dove stazionano le Nissan PK che fungono da taxi. Qui su una lunga panca di pietra si seggono le persone in attesa che un mezzo parta: bottiglie di birra vuote ovunque. Sul lato opposto ci sono un casotto che funge da centro telefonico, un rivenditore di dischi e naturalmente musica ad un volume enorme e per strada tutti si dimenano al ritmo di merengue. Per parlarci dobbiamo gridare forte.

Intorno, molti uomini gironzolano in ozio e qualche ragazza ammicca agli stranieri ed ai suoi compaesani con gesti palesi le sue intenzioni tutti ridono e lanciano lazzi verso l'una o l'altra non si capiscono le parole ma s'intendono bene i concetti. Più oltre c'è una scuola dove sempre i ragazzi e le ragazze ciondolano per strada sembra un eterno intervallo. I bambini non hanno giocattoli elettronici ma corrono dietro un vecchio copertone da motorino come noi sessanta anni fa con i cerchi di legno oppure prendono nel bosco piccoli uccelli caduti dai nidi e col machete li decapitano. La panetteria più avanti è inondata di sole ed il pane sul tavolo prende l'abbronzatura. Sull'incrocio più oltre stazionano sempre motorini ed uomini immersi in continue discussioni e qualche auto non disdegna parcheggiarsi in curva e l'autista parla in mezzo alla strada e fa il proprio comodo impedendo la libera circolazione che rimane sempre pericolosa per l'incapacità di muoversi con disciplina. Potrei continuare all'infinito a raccontare ciò   che accade in questa parte di mondo, ma ripensando bene all'ubicazione geografica è chiaro che questa isola, benedetta dalla natura che l'ha resa fertile e produttrice naturale di frutta e ortaggi, è altresì stata maledetta dagli uomini che la scoprirono, che non si peritarono ad uccidere la maggior parte degli abitanti autoctoni, per sostituirli nei secoli a venire con fuorusciti dall'Europa, negri scappati dalle piantagioni americane di cotone e canna da zucchero, spagnoli, francesi, inglesi esuli dalle patrie galere e tutta quella gente di ogni razza e colore che navigava sulle navi corsare. Qui pirati filibustieri e predoni hanno sempre goduto della massima libertà e nessuna legge non li ha mai potuti accalappiare. Così come accadeva tre secoli indietro ogni individuo campa alla giornata non ha niente da perdere e tutto da pretendere. Un esempio qualsiasi: Ti necessita un mezzo per spostarti in altra zona, se vai da te a cercarlo ti chiedono cifre da capogiro ma se tratti facendo forza sul fatto che ti rivolgerai ad altro noleggiatore, le cifre cambiano notevolmente ed insistendo arrivi a cifre logiche. Se ti rivolgi ad un locale chiedendo la stessa cosa vedrai arrivare a casa un mezzo in condizioni pietose e la cifra chiesta sarà superiore di poco ma sempre superiore a quella che tu avresti ottenuto. Se accetti devi pagare l'importo a chi ti ha cercato il mezzo e non all'autista del medesimo poi quando tutto è finito colui che ti ha trovato il mezzo verrà a chiederti una commissione perché ci sono problemi ti dirà. Attento non è vero niente. Lui ha trattato la cosa per un prezzo molto inferiore e si è già intascata la tangente, poi inventa scuse per averla anche da te. Più parli e più cambiano le scuse, accusano l'uno o l'altro finché non molli qualche pesos. A questo punto si mettono a ridere come idioti è indubbio che ti hanno fregato. Una regola d'oro è trattare sempre il prezzo di qualunque cosa ti serva, tirare finché non accetta e pagare con moneta spicciola perché i resti non sanno neppure cosa sono.

Si parla tanto del gusto di fregare la gente dei "levantini e nord africani" me questi sono di gran lunga più ostinati e cattivi perché dopo qualsiasi trattativa sono pronti a rimangiarsi tutto giurando su santi e madonne essendo cattolici (?). Anche la polizia adotta questo sistema comunque una risposta dura ma educata riesce a metterli a tacere perché in fondo la maggior parte nutre sempre timore per gli europei o altri purché di razza bianca.

 Perché la gente visita questo paese? Perché la gente gira il mondo, poi ricordiamoci che chi è solito frequentare gite organizzate non riesce mai a vedere la situazione del luogo in quanto viene tenuto alla larga da qualsiasi contatto con la popolazione locale e con quelle realtà poco edificanti che farebbero scendere le vendite di pacchetti turistici. Sono infatti non i turisti ma i viaggiatori ad accorgersi della situazione locale sia politica che etica e culturale. Solo questi parlano e si confrontano con la popolazione del luogo magari anche scendendo, tramite accorte conoscenze, verso strati di gente più infimi. Poi è indubbio che un viaggiatore è più preparato sulla materia. Il turista si ferma al mare oppure al monumento più significativo del luogo. Chi va a Madrid visita il Prado difficilmente il mercato di porta Toledo. A Parigi tutti vanno verso la tour Eiffel ma pochi conoscono la fama del  mercatino delle pulci. Se poi c'è una guida questa dirotta i turisti anche dalle strade troppo trafficate per non dare impressioni non belle del paese al visitatore e poi se qualche smaliziato fa domande che non piacciono subito ha la risposta giusta per troncare. Il viaggiatore sa prima di arrivare dove deve razzolare e cosa chiedere a persone comuni ed a gente colta poi mischierà le risposte e trarrà le sue conclusioni sulle verità che rimette insieme e buona parte di esse le cancellerà o le approfondirà. Poi guardando in libertà scoprirà il "baco" delle menzogne dove si annida. Tutte cose che il semplice visitatore turista intruppato con guida insieme ad altri gitanti non si accorge neppure.

Anche a noi ed a me in particolare è accaduto che, nei primi giorni, preso dalla bellezza dei luoghi dal bel clima tropicale e principalmente dalla novità dell'ambiente non mi accorgessi di come alcuni abitanti del villaggio conoscenti o parenti di coloro che ci accudivano nelle faccende apparissero così in frotte allo scoccare del mezzogiorno oppure in spiaggia sparissero se chiedevo loro qualche informazione sui luoghi o sulle persone. Se non sparivano erano come presi dal panico e capivo che non avevano per me le risposte. Io ero preso dalla magia del paesaggio, non insistevo e lasciavo cadere l'argomento. In seguito poiché la cosa si ripeteva di continuo, feci mente locale sull'accaduto e così mi fu chiaro il disegno inconscio e primitivo del modo non di ragionare ma di affrontare la giornata di queste persone. Semianalfabeti avvezzi alla giungla ed alla pesca senza leggi né regole come avrebbero potuto svolgere ragionamenti logici quali a domanda- risposta coerente. Una motocicletta deve per legge avere una targa ed essere portata da chi abbia la licenza come per le auto del resto e come ogni atto della vita quotidiana deve svolgersi secondo leggi ed etica specifiche. Un ragazzino di dieci anni corre sulle moto come un adulto, un conoscente guida, la "guagua" senza la patente, quattro persone viaggiano su una moto che a malapena ne regge due. Il casco è roba da marziani. Così la parola data si cambia a piacimento il resto della spesa s' intasca. Al massimo se uno incalza con le domande cercando di andare a fondo di un argomento si mettono a ridere come bambini. Ma bambini non sono ed il loro disegno è solo ed esclusivamente di passare la giornata mangiando bevendo birra a litri facendo sesso con chi capita e cercando, ma senza sforzo, di fare qualche mezza commissione da poco per raccattare qualche misero pesos da rimettere subito in circolazione. Se poi parli con una donna ti dirà subito che ha un bambino malato e necessita di soldi. Per averli ti farà tutto quello che desideri è tua a tutti gli effetti diventa una tua proprietà basta dare denaro a tutte le sue richieste: se non paghi in qualche modo ti ricatterà. Pirati ecco cosa sono. Già il fatto di viaggiare armati di mashcete o pistola per qualsiasi luogo casa compresa è cosa che denuncia uno "status quo" da guerriglia da filibustieri che nulla hanno da perdere in qualsiasi tenzone. In luoghi dove, e l'ho capito poi, la legge è lontana la Polizia stravacca e cerca di non aver problemi poiché questi creerebbero solo lavoro e per questa gente il lavoro è una maledizione faticosa.

Ma allora perché questa nazione vive? Forse solo, perché in un'isola grande quanto il doppio della Sicilia, con nove milioni d'abitanti soltanto la percentuale di persone colte e di livello imprenditoriale è poca. Il sessantasei per cento vive nelle città( la capitale Santo Domingo è la più popolata ) il trentaquattro per cento restante è sparso per le campagne. Si crea così un conflitto fra le due percentuali. In città c'è maggior possibilità di lavorare per l'esubero di persone culturalmente ed economicamente avanzate. Così qui affluiscono lavoratori da tutta l'isola in abbondanza. Insieme con loro arriva anche moltissima delinquenza che spera di trovare terreno fertile per le loro attività malavitose. Nelle campagne restano i desperados semianalfabeti nemici della fatica non attratti dal lavoro che tirano avanti per espedienti, restano i contadini che almeno il cibo lo ricavano dalle culture dei loro campi. La natura è prodiga di canna da zucchero, cacao, caffè, noci di cocco, ananas, papaia, yucca ed altre zucche e patate che a parte nelle Fazendas industriali, sono coltivate anche da piccole comunità agricole la maggior parte delle quali  familiari. I bottegai, tirano avanti con quei prodotti, che per forza di cose devono arrivare dalle città, dove li producono (utensili, vernici, ferramenta, abiti, ecc..) e dai prodotti della terra che i coloni per esubero domestico vendono loro.

Anche nelle campagne la delinquenza è altissima e molto agguerrita essendo il territorio meno prodigo di opportunità. Così ogni occasione è buona per rapinare un turista anche di pochi spiccioli. All'imbrunire, per chi non sia nero come loro, non parli il loro dialetto e non sia del villaggio è buona norma restarsene chiuso in casa. Avere una guardia armata che giri di continuo attorno alla proprietà o dove temporaneamente prenda alloggio è una precauzione da non sottovalutare. Ricordo di una sera che proveniente da Las Terrenas affrontai il tragitto dal villaggio di Llimon alla casa nella foresta dove abitavamo nell'ora che il sole tramonta così che a mezza strada si era già fatto non buio ma scuro abbastanza. Fui prima raggiunto da un ragazzo a cavallo, figlio della cuoca di casa, poi dal villaggio arrivò con un rumorosissimo motorino il marito di colei che gestiva una specie di spaccio alimentare. Entrambi vedendomi tranquillo e senza pericolo mi salutarono senza altro dire e tornarono da dove erano venuti. Solo quando giunsi alla casa mi fu fatto presente il pericolo occorsomi. Il mattino di poi giunto allo spaccio alimentare per acquisti fui informato che era stata la proprietaria a farmi seguire dal marito e mi pregò di non fare più una cosa del genere o quantomeno avvertirla e farmi scortare a casa o dal marito o da altra persona conosciuta. Così la sera prima dell'imbrunire eravamo costretti a rientrare. Ecco come è la gente di questa isola incantevole: è una tribù da una parte vorrebbe ucciderti e derubarti ma poi si prodiga per proteggerti, galanteria da pirati. Questa è la Repubblica Dominicana nell'anno di grazia duemilasette, solo nove ore di volo e seimilaottocento chilometri di distanza ci separano geograficamente ma nel tempo della civiltà Cristoforo Colombo è dietro l'angolo.

  

Mar 2007 by GIO

 

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