ESTRELLA

 

Quando Otto la conobbe ne rimase affascinato, non tanto per il fisico che era certo eccezionale, ma dalla personalità che emanava dalla semplicità dei modi, dal comportamento spontaneo ed accattivante ed inoltre dal fatto che con lei potevi affrontare qualsiasi argomento che eri sicuro di avere ore di buona conversazione. Fu una amica comune a presentarla alla combriccola. Otto in quel periodo era impegnato con Lorren ma la cosa funzionava a strattoni e lei venne fuori che aveva un certo Engel che era medico in una cittadina vicina ad Ulm e sembrava che lui avesse più interessi per la vecchia madre che per lei, a volte c'era, altre no, con lui non si potevano fare programmi. Parlando di queste problematiche e di altro i due entrarono in contatto sulla stessa lunghezza d’onda e tutte le volte che andava buca con l'uno o con l'altra facevano coppia loro due, così smisero di perdere concerti e film per l'assenza dei rispettivi partner. Quando non c'era di meglio da fare o si radunavano col branco e facevano belle passeggiate per i boschi della vicina Swarzwald o si godevano stupende cenette a lume di candela scandalizzando le persone vicine che li prendevano per amanti folli o fidanzati alla Pinet. Usciti che erano dal locale si sbellicavano dalle risate per la commedia recitata. Come arrivò la primavera i due iniziarono a frequentare il lago di Costanza dove avevano affittato un Bungalow con bagno e due camere cosicché avevano un ottimo pied a terre e per le volte che i rispettivi partner erano disponibili lo usavano con loro. Quando si ritrovavano soli lo usavano essi con tutto quel che segue, era un gioco perverso, ma utile ad entrambi per non dover restare interi fine settimana confinati davanti ad un telefono in attesa del nulla, oppure sprecare festività utili per le famose gite fuori porta in vagabondaggi cittadini perfettamente inutili. Naturalmente tutti sapevano che si trattava di un bungalow di proprietà di un conoscente che per la maggior parte dell’anno dimorava in Italia per via del bel sole. Quando gli appuntamenti andavano in porto ognuno andava per la sua strada e poi si raccontavano le storie che erano loro state propinate. Era una liberazione per entrambi uno sfogo divino e durante quelle ore che passavano assieme il più delle volte parlavano degli assenti ma qualche volta, anche a dispiacersi del loro comportamento ed a giustificare in certo qual modo il loro rapporto contro le persone strane e per niente decise sul da farsi nella vita, che erano gli altri due. Fra Estrella ed Otto si instaurò così una tenace amicizia e lei insegnò a lui le birbanterie femminili e lui quelle maschili a lei facendosi così una cultura reciproca sull'arte di legarsi fra uomo e donna così divenne spontaneo l’ avvicinarsi a zone pericolose, con una carezza oggi, poi una domani, poi nudi, una doccia insieme, così trovarono giusto anche avere rapporti completissimi che chiamarono scherzosamente terapeutici. Erano capaci di andare sulle Alpi Svizzere a prendere il sole insieme e poi andare per boschi a far l’amore, o spesso, poi, ognuno per proprio conto. Bastava dire: oggi desidero stare solo, stanotte gradirei dormire e basta, oppure rientriamo a casa perché muoio dalla voglia di rotolarmi fra le tue braccia fino allo stremo dell’energia. La cosa era veramente eccitante, non c’era amore in senso lato, ma solo la voglia di farlo: credo che ogni volta l’uno e l’altra chiudendo gli occhi si immaginassero di essere con l’altro partner. Poi, quando li riaprivano, era tutto finito ed i due corpi nudi e splendenti di godimento, erano solo le spoglie di un atto della commedia. Neppure loro credevano, in fondo, che tutto andasse bene così, era solo sesso, puro sesso del più raffinato edivertente. Fu in inverno che lei volle chiudere questo capitolo perché aveva avuto sentore di cambiamento e non voleva farsi cogliere in fallo ma, passate le feste ed il capo d’anno si rese conto di avere sbagliato tutto. Il caro dottore, non era cambiato per niente, così fu lei ad abbandonarlo definitivamente. Non era il caso di ricominciare la vecchia storia, i due da buoni amici, presero ognuno la propria strada. Estrella conobbe un tipo ameno quanto vagabondo e chiacchierone che viveva alle spalle della pensione di vecchiaia della madre vedova, ma di buon carattere e tutto il resto, insaziabile di cibi raffinati e sesso a volontà, se non altro questo gravitava nella sua orbita una volta la settimana circa, con cena e pernottamento compresi. Spariva all’alba e fino al venerdì successivo non se ne sapeva più niente. Lei era contenta così. Otto aveva perduta Lorren che per le continue stravaganze si allontanava sempre più, nel contempo aveva conosciuta una nuova stella e fra lei e qualche vecchia storia che si riaffacciava dall’oblio, sempre, viveva, i suoi grandi momenti di estasi, senza troppi problemi e nessun scrupolo, poi, il futuro, chissà dove lo avrebbe lanciato…….chissà

NOV 2003 by GIO

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