Nella
piccola città di Chieti si sparge la voce che vogliono organizzare una
banda musicale di 120 elementi, una banda di sicura fama internazionale. Il
candidato alla direzione della prestigiosa banda non può essere che il
maestro di musica locale, Francesco Maria Vitale. Su questa via lo spinge anche
la moglie, più decisa e ambiziosa del marito; anzi, per facilitargli
la strada, accetta la corte di un capoccia locale. Tutto sembra ormai concluso.
Ma ecco che si insinua la malalingua di Nicolino, il quale diffonde la voce
che il migliore direttore della grandiosa banda musicale può essere solo
Andrea Serano, amico del maestro Vitale, nato e cresciuto a Chieti, ma attualmente
a Milano impegnato nella registrazione delle colonne sonore televisive. Difatti
una maligna telefonata arriva da Chieti ad Andrea, per avvertirlo della grandiosa
iniziativa e Andrea si mette in concorrenza con l'amico. Ma, a poco a poco,
sotto la prestigiosa proposta culturale, appare il gioco politico. Chi guida
tutto è un avvocato intrigante e faccendiere, tanto stupido quanto presuntuoso,
soprannominato Sciopèn, perché da giovane aveva fatto credere
sua una composizione di Chopin e così si era guadagnato il nomignolo
di "Sciopèn". Nel sottosuolo del potere e degli intrighi politici
del sonnolente mondo chietino Sciopèn fa il bello e il cattivo tempo.
Anche la banda di fama mondiale, avendo perso l'interesse politico sfuma nel
nulla. Hanno partorito le montagne e non è nato neppure un misero topolino.
Francesco ritorna insoddisfatto nell'oblio della sua grigia vita provinciale
e Andrea riprende il treno per Milano: ritorna al suo lavoro ben remunerato
ma anch'egli è un fallito, fondamentalmente insoddisfatto. Titolo:
Sciopen
Regia: Luciano Odorisio
Nazionalità:
Italia '82
Durata:
100 min



In occasione del "Capri-Hollywood" il nuovo responsabile della direzione cinema del ministero, Gianni Profita, ha voluto rendere omaggio a Giuliana De Sio ricordando un suo "magnifico film di tre anni fa": Sciopen. Citazione sbagliata essendo il film targato 1983. Piccata la De Sio ha ribattuto <<Ma sta scherzando? Erano almeno vent'anni fa>>. Sul filo del nervosismo i due hanno ribattuto per qualche minuto con il povero Profita che tentava di metterci una pezza e l'attrice decisa a non mollare. A parziale risarcimento della gaffe, il rappresentante Wyler Vetta (sponsor della serata) ha regalato un orologio a Giuls.