Prospettive d’anima

 

è solco buio

e cupo

il sentiero

 

anni declinano

come funi

lise dal vento

 

vita riflessa

su un sole morente

 

trascino piedi

come pallide clessidre

sfinite in travasi

di tempo

di moto infinito.

 

gonfia

la tenebra viva

l’onda

al mio volto scaglia

e inganna

ombrello capovolto

il mare

 

Immobile simulacro.

 

ma

 

appena  scendere

è più lieve

ed il piano

 

qual binario

 

s’accoppia

all’orizzonte

lontano

 

ecco svelato

ogni mistero:

che il moto

dell’onda

rimane  immutato

che solo il mio cuore

s’è infine

protratto

 

su vuoti  di monte

tuffati nel mare

cullati dovunque

d’ovatte di onde

spruzzi lucenti

di vite

al collasso

sia scandito

allora il finale

sussurro il sospiro

nell’ultimo passo…

 

colgo perle

di sogni

un ultimo fiore

m’allontano lento

dove giunge la sera

 

là... dove tutto è calore.

 

(05.02.04)