La Dea
non ti fai mai sentire
qualche telefonata
rara e sempre di fretta
al lavoro
ma oggi hai inviato la tua
mail
finalmente
già finalmente
comunichi a me ed altri
trenta
che vai all’estero per
lavoro
e… non solo, aggiungi
aggiungi anche questo
maliziosamente
spegnerai il cellulare
poveri noi
ti potremo contattare solo
on line via e-mail
nella tua vacanza di pile
che bella notizia
che meravigliosa notizia del
cazzo
ma prima di partire
ti concederai un passaggio
come in India
ma per Udine
per darci modo di salutarti
Dea magnanima
ti saremo tutti intorno
come cornice d’inebetiti
al solito bar da Mimy
tu danzerai tra la gente
col tuo tutù fatto di
sorrisi
compiacenti
di frasi d’occasione
alzerai la manina al
cielo in segno di saluto
come di chi parte dal porto
per luoghi esotici e lontani
alla fine ti avvicinerai a
me
mi fisserai con quegli occhi
verdi
colmi di promesse
promesse per me
irraggiungibili
e mi stamperai sulla guancia
il tuo bacio
perugina
ma senza la poesia
nessuna poesia per me
sarà allora che tutto
intorno
all’improvviso
scompariranno palazzi
chiese negozi
tutta la gente svanirà
anche tu per sempre
ed io rimarrò lì
con i piedi affossati nella
neve
su un prato bianco
tra alberi grigi come morti
il mio respiro freddo salirà
come vapore
a coprirmi il volto
e le lacrime saranno
perle di brina in panne
tra gli occhi e le labbra
la nebbia gelata confonderà
ogni confine
e rimarrà solo la mia
solitudine
con una lapide scolpita
nel tuo nome
in un cuore che per te non
troverà più battiti.
Si vai, mia Dea, mio Amore
Vaffanculo.
( 05.01.05)