Gli haiku non sono altro
che dei tanka, nati in Giappone, ( 5 righe composte da
5/7/5/7/7 sillabe) modificati nel 1600 ) ai quali sono state tolte le
ultime due righe. In origine nascono da poeti viandanti ( Haijin) che
passando di villaggio in villaggio , alla sera, si riunivano ed
esprimevano , in questa particolare metrica, poesie di raro fascino
concernenti emozioni , "profumi" e " colori"
della quattro stagioni. Primi esempi di poesia nello spirito e nella
metrica tipici degli haiku si hanno nelle opere di autori quali Sogi (
1421-1502), Sokan (1448.1546), Moritake (1472-1549);anche se è solo con
il maestro Matsuo Basho ( 1644- 1694 ) che questo genere poetico
raggiunse la sua piena maturità. E' da sottolineare, comunque,che
queste brevi composizioni vennero chiamate "haikai" fino alla
comparsa di Masaoka Shiki ( 1867- 1902 ), fautore di un ritorno allo
spirito realistico dell'haiku,di cui fu un riformatore.La forma
sillabica classica ( 5-7-5) cui, ancor oggi si rifà la più
tradizionale scuola "Tenro", venne modificata nel XIX
secolo da nuove scuole poetiche che adottarono più semplicemente una
forma libera tipica della scuola "Soun"
Personalmente rimango
fedele , nell'haiku, al maestro Matsuo Basho.
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