Venivamo dal mare

onde

a rifrangersi

schiuma

di sentimenti

Luce

metallica

soffiava

E noi

di schiena

le mani

ali d’ombra

le mani

due mani abbandonate

Occhi d’aria

viva

fredda

sabbiosa

per me

che mi allontano

nel rosa bagnato

delle parole

abbandonate

a metà

orfane

di una logica

improbabili

al suono

Volto le ciglia

di un occhio solitario

scuro

e fondo

Sono un cuore

che esita

nell’ora ultima

dell’abbandono

Esco

dall’ombra

della mia voce

e guardo

il blu

e il grigio

e il verde

dell’onda

Vorrei avere tutti

tutti

i sensi

compresa l’intelligenza

ma sono stata educata

all’immaginazione

E adesso ho pena

delle stelle

e del tedio

che ci inzuppa i giorni