Ed era una tango

 

 

 

 

Ed era un tango

Era un rimpianto

Era la mia testa voltata

Erano le mie lacrime a soffocare gli occhi

Era la tua giacca che stringevo

Era il tuo viso

ispido e ruvido

contro le mie labbra secche

 

Erano le tue mani infilate tra l’anima e i sospiri

Era la musica, malinconica e puttana

a farci  stringere le nostre solitudini con dita fluide e astratte

Vieni accompagnami in questo buio finto

Lascia che siano ruvide stuoie

a farci inciampare

Lascia che Carlos Gardel

faccia dolere l’immaginazione

che tende all’imbrunire sull’azzurro dei miei nervi

È follia innocente

volere bastare a se stessi

 

E’ solo un tango

E’ solo vita

E’ solo tardi

È solo la stanchezza di pensare

che arriva in fondo al mio esistere

è solo il mio viso a consolasi contro il colletto della tua camicia

ti stringo forte

La memoria di qualcosa che non ricordo

mi gela l’anima.

Era solo tango

Era solo Carlos Gardel

Erano solo due destini persi

a rotolarci intorno

 

Tango!

 

 

 

(19.09.04)