2 ottobre 2000
Io mi ricordo ,
si mi ricordo
la mattina pungente di e
frizzante
l’odore del treno
Bologna un ricordo
d’ottobre
Io mi ricordo
Quando ti ho visto
Il viso serio
Con quel sorriso allegro
di tristezza
Io mi ricordo
Si mi ricordo
L’orchidea rosa,
l’abbraccio svelto il bacio
Tutti i programmi tra il
fumo delle Camel
Per una vita di normalità
Se fossimo stati solo una
metafora
Scritta in qualche libro
inesistente
Di ombra e di luce le
pagine e gli sguardi
Quanto dolore in meno
A me e a te!
Io mi ricordo
Si mi ricordo
In un crepuscolo morente
L’ultima sera di un
impero in fiamme
L’ultima sera della
nostra vita
Io mi ricordo,
si mi ricordo
la telefonata, la corsa
vana, la paura, il niente
parole che non possono
essere dette
l’urlo e il furore
piegata su me stessa
cercavo prima del tempo
aria, spazio, essere
vedevo solo il deserto in
cui stavo in me
mi ricordo
si mi ricordo
l’inutile sfilata di
sensazioni
chiamate vita
l’astratto margine
che un incantesimo mal
pronunciato
mi ha fatto avere in
sorte
Io mi ricordo,
si mi ricordo
la sensazione di essere
solo la mia spina
Ma il dolore mi fissa con
assenza d’occhi
e io vorrei, si vorrei
dimenticare
Mi sia compagno solo l’ oblìo
Per potermi consolare e
non maledire
Con vago sussurro breve
(02.10.04)