Si chiamava
Qoroxloo Duxee e si
pensa che sia morta di fame
a causa del divieto di raccogliere cibo imposto dalle guardie del parco,
che mantengono la riserva chiusa a chiunque, inclusi turisti e
giornalisti.
In giugno, Qoroxloo aveva rilasciato
un'intervista alla BBC, "Quando ero giovane, gli uomini cacciavano e noi
ricavavamo acqua dalle radici delle piante. Vivevamo bene e le persone
morivano solo di vecchiaia".
La donna è morta vicino alla comunità di Metsiamenong, dove una manciata
di Boscimani continua a resistere a ogni tentativo di sfratto. Lunedì,
l'organizzazione boscimane First People of Kalahari (FPK) ha diramato un
comunicato stampa in cui si legge, "La FPK sospetta che Qoroxloo Duxee
sia morta di fame e di sete perché i guardaparco non permettono a
nessuno di raccogliere cibo; ma potrebbe anche essere stata uccisa dalle
stesse guardie".
I Boscimani usciti dalla riserva nelle
ultime settimane affermano che le guardie impedivano loro di cacciare o
raccogliere cibo minacciando di ucciderli. In settembre, la polizia
aveva prima sparato e lanciato gas lacrimogeni contro i Boscimani che
cercavano di portare cibo e acqua ai loro familiari, e poi li aveva
arrestati.
Tra il 2001 e il 2004, nel campo di reinsediamento di New Xade, dove
centinaia di Boscimani sono stati trasferiti dal governo nel febbraio
2002, i casi diagnosticati di AIDS sono cresciuti di ben 5 volte ma
l'infermiera locale ritiene che il numero delle persone affette sia in
realtà molto più alto. Da quando sono iniziati gli sfratti, due
Boscimani sono morti a seguito delle torture inflitte dalle guardie
forestali mentre molti altri sono deceduti nei campi di reinsediamento,
in circostanze o per cause ignote.
"L'ondata di morte e malattia che si sta abbattendo sui Boscimani non
stupisce. Privare i popoli tribali della loro terra si è sempre rivelato
disastroso per la loro salute - basti guardare gli Innu in Canada che
soffrono il più alto tasso di suicidi del mondo e convivono con il
diabete e un diffuso abuso di colle e solventi. Ad ogni modo, oggi,
pochi governi al mondo potrebbero pensare di adottare i sistemi del
governo del Botswana, che sta costringendo i Boscimani a lasciare le
loro terre sotto la minaccia di farli morire di fame". Stephen Corry,
direttore di Survival International.
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