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Fabrizio
De Andre'
1970
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.LA
CANZONE DI MARINELLA
Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra a una stella
sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla sua porta
bianco come la luna il suo cappello
come l'amore rosso il suo mantello
tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue un aquilone
e c'era il sole e avevi gli occhi belli
lui ti baciò le labbra ed i capelli
c'era la luna e avevi gli occhi stanchi
lui pose la mano sui tuoi fianchi
furono baci furono sorrisi
poi furono soltanto i fiordalisi
che videro con gli occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua pelle
dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume chissà come scivolavi
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent'anni ancora alla tua porta
questa è la tua canzone Marinella
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno , come le rose
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno come le rose.
.IL
GORILLA
Sulla piazza d'una città
la gente guardava con ammirazione
un gorilla portato là
dagli zingari di un baraccone
con poco senso del pudore
le comari di quel rione
contemplavano lo scimmione
non dico dove non dico come
attenti al gorilla !
d'improvviso la grossa gabbia
dove viveva l'animale
s'aprì di schianto non so perché
forse l'avevano chiusa male
la bestia uscendo fuori di là
disse: "quest'oggi me la levo"
parlava della verginità
di cui ancora viveva schiavo
attenti al gorilla !
il padrone si mise a urlare
" il mio gorilla , fate attenzione"
non ha veduto mai una scimmia
potrebbe fare confusione
tutti i presenti a questo punto
fuggirono in ogni direzione
anche le donne dimostrando
la differenza fra idea e azione
attenti al gorilla !
tutta la gente corre di fretta
di qui e di là con grande foga
si attardano solo una vecchietta
e un giovane giudice con la toga
visto che gli altri avevan squagliato
il quadrumane accellerò
e sulla vecchia e sul magistrato
con quattro salti si portò
attenti al gorilla !
bah , sospirò pensando la vecchia
ch'io fossi ancora desiderata
sarebbe cosa alquanto strana
e più che altro non sperata
che mi si prenda per una scimmia
pensava il giudice col fiato corto
non è possibile, questo è sicuro
il seguito prova che aveva torto
attenti al gorilla !
se qualcuno di voi dovesse
costretto con le spalle al muro ,
violare un giudice od una vecchia
della sua scelta sarei sicuro
ma si dà il caso che il gorilla
considerato un grandioso fusto
da chi l'ha provato però non brilla
né per lo spirito né per il gusto
attenti al gorilla !
infatti lui , sdegnando la vecchia
si dirige sul magistrato
lo acchiappa forte per un'orecchia
e lo trascina in mezzo ad un prato
quello che avvenne fra l'erba alta
non posso dirlo per intero
ma lo spettacolo fu avvincente
e lo "suspence" ci fu davvero
attenti al gorilla !
dirò soltanto che sul più bello
dello spiacevole e cupo dramma
piangeva il giudice come un vitello
negli intervalli gridava mamma
gridava mamma come quel tale
cui il giorno prima come ad un pollo
con una sentenza un po' originale
aveva fatto tagliare il collo.
attenti al gorilla !
.LA
BALLATA DELL'EROE
Era partito
per fare la guerra
per dare
il suo aiuto alla sua terra
gli avevano
dato le mostrine e le stelle
e il consiglio
di vender cara la pelle
e quando
gli dissero di andare avanti
troppo
lontano si spinsero a cercare la verità
ora che
è morto la patria si gloria
d'un altro
eroe alla memoria
era partito
per fare la guerra
per dare
il suo aiuto alla sua terra
gli avevano
dato le mostrine e le stelle
e il consiglio
di vender cara la pelle
ma lei
che lo amava aspettava il ritorno
d'un soldato
vivo , d'un eroe morto che ne farà
se accanto
nel letto le è rimasta la gloria
d'una medaglia
alla memoria.
.S'I'
FOSSE FOCO
Da un sonetto
di Cecco Angiolieri
S'ì
fosse foco , arderei 'l mondo ;
s'ì
fosse vento , lo tempesterei ;
s'ì
fosse acqua , ì' l'annegherei ;
s'ì
fosse Dio , mandereil'en profondo
s'ì
fosse papa , sarè allor giocondo ,
che tutt'i
cristiani imbrigherei ;
s'ì
fosse 'mperator , sa che farei ?
a tutti
mozzerei lo capo a tondo
s'ì
fosse morte, andarei da mio padre ;
s'ì
fosse vita , fuggirei da lui :
similmente
faria da mi'madre
s'ì
fosse Cecco , come sono e fui ,
torrei
le donne giovani e leggiadre :
e vecchie
e laide lassarei altrui.
.AMORE
CHE VIENI ,AMORE CHE VAI
Quei giorni
perduti a rincorrere il vento
a chiederci
un bacio e volerne altri cento
un giorno
qualunque li ricorderai
amore che
fuggi da me tornerai
un giorno
qualunque ti ricorderai
amore che
fuggi da me tornerai
e tu che
con gli occhi di un altro colore
mi dici
le stesse parole d'amore
fra un
mese fra un anno scordate le avrai
amore che
vieni da me fuggirai
fra un
mese fra un anno scordate le avrai
amore che
vieni da me fuggirai
venuto
dal sole o da spiagge gelate
venuto
in novembre o col vento d'estate
io t'ho
amato sempre , non t'ho amato mai
amore che
vieni , amore che vai
io t'ho
amato sempre , non t'ho amato mai
amore che
vieni , amore che vai
.LA
GUERRA DI PIERO
Dormi sepolto
in un campo di grano
non è
la rosa non è il tulipano
che ti
fan veglia dall'ombra dei fossi
ma son
mille papaveri rossi
lungo le
sponde del mio torrente
voglio
che scendano i lucci argentati
non più
i cadaveri dei soldati
portati
in braccio dalla corrente
così
dicevi ed era inverno
e come
gli altri verso l'inferno
te ne vai
triste come chi deve
il vento
ti sputa in faccia la neve
fermati
Piero , fermati adesso
lascia
che il vento ti passi un po' addosso
dei morti
in battaglia ti porti la voce
chi diede
la vita ebbe in cambio una croce
ma tu no
lo udisti e il tempo passava
con le
stagioni a passo di giava
ed arrivasti
a varcar la frontiera
in un bel
giorno di primavera
e mentre
marciavi con l'anima in spalle
vedesti
un uomo in fondo alla valle
che aveva
il tuo stesso identico umore
ma la divisa
di un altro colore
sparagli
Piero , sparagli ora
e dopo
un colpo sparagli ancora
fino a
che tu non lo vedrai esangue
cadere
in terra a coprire il suo sangue
e se gli
sparo in fronte o nel cuore
soltanto
il tempo avrà per morire
ma il tempo
a me resterà per vedere
vedere
gli occhi di un uomo che muore
e mentre
gli usi questa premura
quello
si volta , ti vede e ha paura
ed imbraccia
l'artiglieria
non ti
ricambia la cortesia
cadesti
in terra senza un lamento
e ti accorgesti
in un solo momento
che il
tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere
perdono per ogni peccato
cadesti
interra senza un lamento
e ti accorgesti
in un solo momento
che la
tua vita finiva quel giorno
e non ci
sarebbe stato un ritorno
Ninetta
mia crepare di maggio
ci vuole
tanto troppo coraggio
Ninetta
bella dritto all'inferno
avrei preferito
andarci in invern
oe mentre
il grano ti stava a sentire
dentro
alle mani stringevi un fucile
dentro
alla bocca stringevi parole
troppo
gelate per sciogliersi al sole
dormi sepolto
in un campo di grano
non è
la rosa non è il tulipano
che ti
fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono
mille papaveri rossi.
.IL
TESTAMENTO
Quando
la morte mi chiamerà
forse qualcuno
protesterà
dopo aver
letto nel testamento
quel che
gli lascio in eredità
non maleditemi
non serve a niente
tanto all'inferno
ci sarò già
ai protettori
delle battone
lascio
un impiego da ragioniere
perché
provetti nel loro mestiere
rendano
edotta la popolazione
ad ogni
fine di settimana
sopra la
rendita di una puttana
ad ogni
fine di settimana
sopra la
rendita di una puttana
voglio
lasciare a Bianca Maria
che se
ne frega della decenza
un attestato
di benemerenza
che al
matrimonio le spiani la via
con tanti
auguri per chi c'è caduto
di conservarsi
felice e cornuto
con tanti
auguri per chi c'è caduto
di conservarsi
felice e cornuto
sorella
morte lasciami il tempo
di terminare
il mio testamento
lasciami
il tempo di salutare
di riverire
di ringraziare
tutti gli
artefici del girotondo
intorno
al letto di un moribondo
signor
becchino mi ascolti un poco
il suo
lavoro a tutti non piace
non lo
consideran tanto un bel gioco
coprir
di terra chi riposa in pace
ed è
per questo che io mi onoro
nel consegnarle
la vanga d'oro
ed è
per questo che io mi onoro
nel consegnarle
la vanga d'oro
per quella
candida vecchia contessa
che non
si muove più dal mio letto
per estirparmi
l'insana promessa
di riservarle
i miei numeri al lotto
non vedo
l'ora di andar fra i dannati
per rivelarglieli
tutti sbagliati
non vedo
l'ora di andar fra i dannati
per rivelarglieli
tutti sbagliati
quando
la morte mi chiederà
di restituirle
la libertà
forse una
lacrima forse una sola
sulla mia
tomba si spenderàf
orse un
sorriso forse uno solo
dal mio
ricordo germoglierà
se dalla
carne mia già corrosa
dove il
mio cuore ha battuto un tempo
dovesse
nascere un giorno una rosa
la do alla
donna che mi offrì il suo pianto
per ogni
palpito del suo cuore
le rendo
un petalo rosso d'amore
per ogni
palpito del suo cuore
le rendo
un petalo rosso d'amore
a te che
fosti la più contesa
la cortigiana
che non si dà a tutti
ed ora
all'angolo di quella chiesa
offri le
immagini ai belli ed ai brutti
lascio
le note di questa canzone
canto il
dolore della tua illusione
a te che
sei costretta per tirare avanti
costretta
a vendere Cristo e i santi
quando
la morte mi chiamerà
nessuno
al mondo si accorgerà
che un
uomo è morto senza parlare
senza sapere
la verità
che un
uomo è morto senza pregare
fuggendo
il peso della pietà
cari fratelli
dell'altra sponda
cantammo
in coro già sulla terra
amammo
tutti l'identica donna
partimmo
in mille per la stessa guerra
questo
ricordo non vi consoli
quando
si muore si muore si muore soli
questo
ricordo non vi consoli
quando
si muore si muore soli.
.NELL'ACQUA
DELLA CHIARA FONTANA
Nell'acqua
della chiara fontana
lei tutta
nuda si bagnava
quando
un soffio di tramontana
le sue
vesti in cielo portava
dal folto
dei capelli mi chiese,
per rivestirla
di cercare
i rami
di cento mimose
e ramo
con ramo intrecciare
volli coprire
le sue spalle
tutte di
petali di rosa
ma i suoi
seni eran tanto minuti
che fu
sufficiente una rosa
le braccia
lei mi tese allora
per ringraziarmi
un po' stupita
io la presi
con tanto ardore
che lei
fu di nuovo svestita
il gioco
diverti la graziosa
che molto
spesso alla fontana
tornò
a bagnarsi pregando Dio
per un
soffio di tramontana.
.LA
BALLATA DEL MICHE'
Quando
hanno aperto la cella
era già
tardi perché
con una
corda al collo
freddo
pendeva Michè
tutte le
volte che un gallo
sento cantar
penserò
a quella
notte in prigione
quando
Michè s'impiccò
stanotte
Michè
s'è
impiccato a un chiodo perché
non voleva
restare vent'anni in prigione
lontano
da te
nel buio
Michè se n'è andato sapendo che a te
non poteva
mai dire che aveva ammazzato
soltanto
per te
io so che
Michè
ha voluto
morire perché
ti restasse
il ricordo del bene profondo
che aveva
per te
vent'anni
gli avevano dato
la corte
decise così
perché
un giorno aveva ammazzato
chi voleva
rubargli Marì
l'avevan
perciò condannato
vent'anni
in prigione a marcir
però
adesso che lui s'è impiccato
la porta
gli devono aprir
se pure
Michè
non ti
ha scritto spiegando perché
se n'è
andato dal mondo tu sai che l'ha fatto
soltanto
per te
domani
alle tre
nella fossa
comune sarà
senza il
prete e la messa perché d'un suicida
non hanno
pietà
domani
Michè
nella terra
bagnata sarà
e qualcuno
una croce col nome la data
su lui
pianterà
e qualcuno
una croce col nome e la data
su lui
pianterà
.IL
RE FA RULLARE I TAMBURI
Il re fa
rullare i tamburi
Il re fa
rullare i tamburi
vuol sceglier
fra le dame
un nuovo
e fresco amore
ed è
la prima che ha veduto
che gli
ha rapito il cuore
marchese
la conosci tu
marchese
la conosci tu
chi è
quella graziosa ?
ed il marchese
disse al re
" maestà
è la mia sposa "
tu sei
più felice di me
tu sei
più felice di me
d'aver
dama si bella
signora
si compita
se tu vorrai
cederla a me
sarà
la favorita
signore
se non foste il re
signore
se non foste il re
v'intimerei
prudenza
ma siete
il sire siete il re
vi devo
l'obbedienza
marchese
vedrai passerà
marchese
vedrai passerà
d'amor
la sofferenza
io ti farò
nelle mie armate
maresciallo
di Francia"
addio per
sempre mia gioia "
" addio
per sempre mia bella "
addio dolce
amore
devi lasciarmi
per il re
ed io ti
lascio il cuore
la regina
ha raccolto dei fiori
la regina
ha raccolto dei fiori
celando
la sua offesa
ed il profumo
di quei fiori
uccise
la marchesa.
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