Mentre mi avvicinavo , iniziai ad udire una voce cantare ,
accompagnata dal suono di una chitarra .
Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor
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Al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor
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Che suono interessante . La melodia assomiglia ad un'antica ballata medioevale , pensavo .
Mi avvicinai di piu' , fino a scorgere un piccolo assembramento .
Il sangue del principe del Moro
arrossano il ciniero
d'identico color
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Ma più che del corpo le ferite
da Carlo son sentite
le bramosie d'amor
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Un gruppetto di ragazzi piu' giovani , forse 14 o 15 anni , circondavano
il menestrello , che continuava imperterrito ad eseguire la ballata ,
cantando con voce cruda ma piacevole .
Se ansia di gloria e sete d'onore
spegne la guerra al vincitore
non ti concede un momento per fare all'amore
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Chi poi impone alla sposa soave
di castita' la cintura in me grave
in battaglia può correre il rischio di perder la chiave
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Ora mi accorgo che il suonatore e' un ragazzo che gia' conoscevo , Beppe .
Certo non lo sapevo artista di strada . Una scenetta davvero insolita .
Così si lamenta il Re cristiano
s'inchina intorno il grano
gli son corona i fior
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Lo specchio di chiara fontanella
riflette fiero in sella
dei Mori il vincitor
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Quand'ecco nell'acqua si compone
mirabile visione
il simbolo d'amor
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Nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde
ignudo in pieno sol
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Devo ammettere che Beppe non lo conoscevo benissimo , ma anche lui era uno scout .
Per la verita' non ricordo se stava in una squadriglia diversa dalla mia ,
se non in un reparto diverso ...
Ero davvero incuriosito da quella esibizione inaspettata , percio'
mi fermai li' vicino ad ascoltare . Dovevo assolutamente sapere
come sarebbe andata a finire la strana vicenda del Re .
" Mai non fu vista cosa più bella
mai io non colsi siffatta pulzella "
disse Re Carlo scendendo veloce di sella
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" De' cavaliere non v'accostate
già d'altri è gaudio quel che cercate
ad altra più facile fonte la sete calmate "
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Sorpreso da un dire sì deciso
sentendosi deriso
Re Carlo s'arrestò
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Ma più dell'onor poté il digiuno
fremente l'elmo bruno
il sire si levò
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Codesta era l'arma sua segreta
da Carlo spesso usata
in gran difficoltà
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Alla donna apparve un gran nasone
e un volto da caprone
ma era sua maestà
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Continuavo ad assistere al piccolo concerto , incerto se essere piu' divertito o ammirato .
Io , che avevo provato a farmi insegnare i primi accordi di chitarra da qualche buon samaritano ,
rinunciando dopo quasi 15 minuti , ascoltavo rapito il cantastorie .
Provavo anche una certa considerazione per la sua memoria nel ricordare
tante strofe cosi' complesse .
Sono quasi certo che , in quel momento , avessi un solco lungo il viso ,
come una specie di sorriso .
" Se voi non foste il mio sovrano "
Carlo si sfila il pesante spadone
" non celerei il disio di fuggirvi lontano "
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" Ma poiché siete il mio signore "
Carlo si toglie l'intero gabbione
" debbo concedermi spoglia ad ogni pudore "
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Cavaliere egli era assai valente
ed anche in quel frangente
d'onor si ricoprì
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E giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione
tentò di risalir
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Veloce lo arpiona la pulzella
repente la parcella
presenta al suo signor
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" Beh proprio perché voi siete il sire
fan cinquemila lire
è un prezzo di favor "
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I ragazzi intorno a Beppe osservavano le sue dita pizzicare le corde , allegri ed attenti .
Io guardavo sia lui che , di sottecchi , il gelataio all'interno del chiosco .
Si muoveva nervoso , gettando occhiate al gruppetto lontano solo pochi passi .
Sembrava indeciso se cacciare il musicista o lasciarlo continuare .
Forse sperava che qualcuno degli astanti comprasse gelati ,
ma il dubbio che l'estemporaneo spettacolo potesse allontanare potenziali clienti
non lo lasciava lavorare tranquillo .
A quei tempi , vedere persone che suonavano la chitarra per strada , era davvero inusuale .
" E' mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi ρ솆αηε
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anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire "
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Ciò detto agì da gran cialtrone
con balzo da leone
in sella si lanciò
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frustando il cavallo come un ciuco
fra i glicini e il sambuco
il Re si dileguò
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Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor
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al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor
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ta-ta ta-ta ta-ta-ta ta-ta ta-ta-ta ta-ta-ta ta-ta-ta
Beppe lancia nell'aria l'ultimo accordo , solleva la testa e mi riconosce .
Fa un cenno con la testa e mi sferra un sorriso senza preavviso . Io rispondo per le rime .
Il ricordo finisce qui .
Non rammento se gli spettatori applaudissero o ridessero divertiti , ma suppongo di si .
Non mi sovviene se furono suonate altre canzoni .
Io forse mi bevvi un Frappe' alla vaniglia ...
Questo e' il mio primo ricordo vero , il piu' incisivo , di Beppe .
Prima di quel giorno e' come una figura presente ma confusa .
A quei tempi ascoltavo soprattutto musica inglese o americana .
Passavo intere serate ad ascoltare le canzoni trasmesse da Radio Lussemburgo ,
e le registravo sul magnetofono di mio padre , bobine e bobine di pop e rock .
Ovviamente conoscevo bene anche Tenco , Battisti e Dalla ; per non parlare di Guccini .
Qualche anno dopo avrei frequentato quella strana , fumosa cantina
chiamata Osteria delle Dame , gestita da lui .
Quella pero' fu la prima volta in assoluto che ascoltai una canzone di De Andre' ;
lo ammetto con un po' di vergogna .
L'inattesa scoperta , quel giorno e quelli successivi , di quell'autore cosi'
intenso e dalla voce cosi' profonda , mi lascio' un piccolo segno nel cuore .
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I ricordi sono come vecchi filmini o fotografie , dimenticate in un cassetto .
Un giorno apri quel cassetto alla ricerca di qualcosa , e ti capita sott'occhio
la vecchia istantanea , un po' spiegazzata , graffiata e sfocata ai bordi .
Un breve attimo cristallizzato nel tempo .
Allo stesso modo , quando ascolto una di quelle vecchie canzoni di Fabrizio De Andre' ,
spesso mi torna alla memoria quel giorno .
Riesco anche a vedere , nella mia mente e solo per un istante , l'immagine di Beppe che
suona attorniato dai ragazzini . Mi sembra quasi di distinguere anche
il casottello ed il gelataio con il viso accigliato .
Beppe e Fabrizio sono ormai indissolubilmente legati , in quel momento di una
giornata di inizio Agosto al chiosco dei gelati .
• da "Le Estati Perdute" di Guy Hills - Edizioni "Sorbetto" 2022
Personaggi ed interpreti in ordine di apparizione :
1 - Il narratore : Guido , detto Gippo
2 - Il Re dei Franchi : Carlo , detto Martello
3 - Il cantore : Giuseppe D'Anna , detto Beppe
4 - Il Poeta : Fabrizio De Andre' , detto Faber
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