Attenzione attenzione, da Le macchine
di Munari,
Einaudi 1942
Estensione voce femminile: due ottave la-la, principalmente mi-sol diesis. Possibili trasposizioni.
Con espressione depurata da facili memorie
(vibrato, brandelli
melodici), il suono fisso ma luminoso del pianoforte può
essere base per
un’estetica cristallina, analitica e di relazione tra piccoli
motivi senza
facili ammiccamenti.
Il pianista aggiunge alla sua parte un acrostico
del primo verso,
accennando con i suoi mezzi vocali (semicantato o
‘Sprechstimme’, in
sottofondo) quasi colorando, con voce e sillabe, attacchi acuti
sincroni del
pianoforte. A mis. in un climax polifonico il pianista canta
un’intera frase e
suona 3 righi, e la voce possibilmente si sposta al piano e
aggiunge una voce
sincrona a quella da lei cantata.
La mia versione musicale è:
-1/3: una trasparente lettura in musica
del testo
-2/3: un’interpretazione musicale, che
renda
l’estetica di Munari, il pirotecnico mosaico di parole e
rievochi le sue
poetiche Macchine inutili, già più avanti di tante
‘opere per addetti ai
lavori’ a seguire.
-3/3: un trattato su un particolare
quadrato magico
pandiagonale:
1
8
10
15
12
13
3
6
7
2
16
9
14
11
5
4
Un
testo, una
melodia, da sequenza lineare possono divenire multilineari o
impilabili grazie
alla rima e a procedimenti musicali cadenzali o a mosaico. Il
quadrato magico è
una particolare struttura matematica che con essi ha parecchie
affinità: la sequenza
dei numeri interi viene riordinata in forma di quadrato in modo
che si ritrovi
una somma costante in ogni riga, in ogni colonna, e, come in
ogni edificio raro
e solido, in ogni diagonale. Ecco il quadrato qui impiegato, i
cui numeri sono interpretati
come valori ritmici di durata o suddivisione, o in modo
cromatico (numeri di
semitoni nel temperamento equabile, in senso melodico danno una
‘serie di 16
toni’ ricca di simmetrie, come sommatoria danno un’armonia
soggiacente che si
muove entro la costante magica di 34 semitoni, simile a un
doppio pedale grave
e acuto). Il quadrato può essere letto in vari sensi che
restano ugualmente
magici, da qui la stringente affinità col testo di
Munari, e la stretta
associazione parole-righe del quadrato.
GD