Il sixxen, ideato da Xenakis per il pezzo per
6 percussionisti Pléiades, mi attrae per più
motivi: per il sistematico scostarsi da ogni tipo di
temperamento, e per il suono parimenti non addomesticato al
suono determinato, con armonici riducibili a un'unica nota.
Spostamenti simili tra le 19 lastre possono produrre effetti
molto diversi, e spesso del tutto sconosciuti. I 'battiti'
che ho organizzato ricreano nel tempo e nello spazio delle
misure o proporzioni esatte tratte dai numeri triangolari:
è la serie di numeri indicata nel titolo, che ha
proprietà innumerevoli (scusate il bisticcio di
parole ma è così), molte delle quali anche i
suoni possono rendere, con la loro forza penetrante che
né grafici né formule possono avere. E la
misura può accumulare una forza pari a quella della
fantasia o della libera emozione. Finale: festival dei gruppi irrazionali 'nidificati' l'uno sull'altro, sfruttando come linea da variare ritmicamente una melodia omoritmia: l'Inno alla gioia della IX Sinfonia, distorto dalle deviazioni scalari del sixxen, che come spiegavo prima è diversa ad ogni 'trasposizione'. |
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