Dalla Supereterodina
alle Software Defined Radio
by IZ7QSS Giovanni De Filippo
La supereterodina è
stata ideata verso la fine degli anni '20 del secolo passato. Sì tratta di una tecnica
di conversione delle frequenze ricevute ad una frequenza fissa chiamata
frequenza intermedia FI; il segnale a tale frequenza viene poi applicato al
demodulatore.
La conversione di
frequenza è basata su un circuito chiamato mixer.
All'ingresso del mixer
avremo due segnali, quello proveniente dall'antenna (filtrato nella banda di
interesse) e quello generato dall'oscillatore locale (che poi non è un segnale,
bensì un tono).
All'uscita del mixer
avremo un segnale, il famoso FI dato dalla formula:
FI = | foc - fs|
dove foc è la
frequenza dell'oscillatore locale (OC), mentre fs
è il centro banda del segnale proveniente dall'antenna.
Il segnale FI verrà
poi filtrato e quindi inviato al demodulatore.
Il cambio di
frequenza, o meglio sintonia, come si
può intuire avverrà mediante la modifica della frequenza dell'oscillatore
locale foc attraverso un circuito chiamato VFO.
In quella formula
notiamo una cosa importante, che la FI è sempre data dal valore assoluto
(modulo) della differenza delle due frequenze, non potrebbe essere altrimenti,
una frequenza è sempre positiva.
Dato che è un valore
sempre positivo si presenta il problema della banda immagine.
Facciamo un esempio
così lo capiamo meglio.
Supponiamo di voler
ricevere a 14,200 MHz e decidiamo che la nostra FI deve essere a 1,000 MHz.
Bene dalla formula avremo che il nostro oscillatore locale deve generare un
tono a frequenza pari a:
foc = FI + fs ->
foc = 1,000 MHz + 14,200 MHz ->
foc = 15,200 MHz
Tuttavia si può
notare una cosa, se l'antenna capta un segnale a 16,200 MHz, all'uscita del
nostro mixer avremo sempre un segnale a 1MHz!
Infatti:
FI = | foc - fs| = |15,200 - 16,200| =
1,000 MHz
Malissimo!
Quello che ci viene in
mente è filtrare pesantemente il segnale in ingresso, in modo che tagli la
frequenza a 16,200MHz. Purtroppo non è così semplice perchè
servirebbero filtri molti selettivi e notiamo che più si scende di frequenza il
filtro diventa sempre importante e difficilmente realizzabile.
Per ovviare a questo
inconveniente, si è pensato di utilizzare più mixer, ovvero ad aumentare le
conversioni, in particolare si fa una prima conversione ad una FI molto alta
(per esempio 70MHz) e poi si scende. Questa è la tecnica dello up conversion.
I moderni
ricetrasmettitori hanno anche 4 conversioni.
Questo come ben si
può intuire, migliora sicuramente il problema della banda immagine perchè ce le troviamo molto distante rispetto al nostro
segnale, quindi facilmente filtrabile, tuttavia il rumore aumenta notevolmente.
Ora noi possiamo
spendere tanti soldi in componenti silenziosissimi, filtri, oscillatori
super-stabili... alla fine avremo sempre un sistema che è intrinsecamente
rumoroso.
Basta guardare un po'
i listini dei transceiver top gamma, i prezzi sono
altissimi perchè ovviamente c'è largo utilizzo di
componenti raffinatissimi, tuttavia le performance potrebbero ancora risultare
peggiori di un SDR, anche nettamente più economico.
Ecco lo schema a
blocchi del costosissimo Hilberling
PT-8000A:
-
clicca per ingrandire -
E' un supereterodina
a doppia conversione: 70,700 MHz e 10,700 MHz.
E' un transceiver al top delle performance... ma costa anche
oltre 13000 euro!
Un SDR è sempre
migliore di un supereterodina?
Ovviamente non così
netta la differenza fra le due tecnologie. Un'ottima supereterodina non potrà
mai risultare peggiore di un semplice SDR, tuttavia se guardiamo gli SDR di
ultima generazione, quelli a campionamento
diretto o quelli a conversione
diretta (zero IF), purtroppo la
supereterodina esce con le gambe spezzate.
Le tecniche digitali
permettono performance che in analogico difficilmente si arriva se non
utilizzando enormi risorse (vedi Hilberling
PT-8000A).
Potremmo tranquillamente
affermare che a parità di prestazioni, un ricevitore SDR costa enormemente
meno.
Poi, ovviamente, se
vogliamo investire maggior risorse nella realizzazione di un SDR, purtroppo la
supereterodina deve cedere le armi.
Ma come funziona un
SDR di ultima generazione, a campionamento diretto?
Semplice, il segnale
dell'antenna entra direttamente in un ADC ad alte prestazioni (alta velocità),
quindi abbiamo subito a disposizione il segnale digitale che è molto più
semplice da manipolare.
Basta immaginare come
sia semplice realizzare un filtro digitale a forte pendenza, o una particolare
demodulazione. E' necessario solo scrivere
un buon software.
Tuttavia, quando le
frequenze in gioco diventano alte, gestire una grande mole di dati è
difficoltoso, pertanto si sfrutta una logica
programmabile che decima il
segnale, come la FPGA o altri dispositivi.
Ecco un esempio di
ricevitore SDR a campionamento diretto:
Lo schema è molto
semplice, un ADC con quelle performance non è troppo costoso, il suo costo
varia dai 20 ai 100 euro.
Un altro schema
circuitale di SDR di ultima generazione è quello a conversione diretta, guardiamo
lo schema a blocchi di un Elecraft Kx3:
Abbiamo una serie di
filtri, un preamplificatore/attenuatore, un multiplexer (FST3257) e quindi
l'ADC!
Tutto, e dico tutto,
viene effettuato via software (nel DSP), non c'è nessuna IF perchè
la conversione è diretta da 160m a 6m!
Nell'Elecraft Kx3 non c'è FPGA per la decimazione, ma si sfrutta
il multiplexer/demultiplexer FST3257 usato come mixer di tayloe:
Lo schema a blocchi è
un esempio di ricevitore in 80m. Il segnale a 3,500 MHz entra nel mux FST3253, quindi campionato quattro volte per ogni ciclo
attraverso la commutazione sequenziale. Questa commutazione è data da due clock
sfasati di 90°.
Dallo FST3253 escono
quattro segnali in bassa frequenza a 0°, 90°, 180° e 270° entrano quindi in
amplificatori a basso rumore e quindi in un ADC.
Stop, finito. Ora il
software nel DSP ci pensa a fare il resto.
Il piccolo Elecraft costa intorno ai 900 dollari, ovvero circa 18
volte in meno di un Hilberling PT-8000A. Date
un'occhiata a QUESTI test con classifica, il piccoletto gli sta
con il fiato sul collo.
L' Hilberling è un prodotto d'altissimo livello,
raffinatissimo, parliamo davvero del top della tecnologia
"analogica", ma guardiamo anche gli altri ricetrasmettitori come il Kenwood TS-990S
(che costa diversi mila-euro) sta bel al di sotto
degli SDR.
Per qualsiasi domanda contattatemi
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oppure esprimente un giudizio sul guestbook.
73s,
IZ7QSS Giovanni De Filippo