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Analog
Outputs DIY for Player |
La
tecnologia e la grande diffusione dei player multiformato ci da la
possibilità di avere apparecchi dalle grandi potenzialità (spesso prodotti al
di sotto dei cento euro leggono supporti come SACD e DVD-Audio)
ma alla fine non offrono una riproduzione all’altezza.
Anche i
più economici player utilizzano ottimi DAC, come i Burr Brown o i Cyrrus Logic, ma gli stadi
d’uscita che seguono sono realizzati in un’ottica di risparmio economico.
Questo
mi ha spinto a realizzare uno stadio d’uscita ex-novo utilizzando componenti di maggiore qualità, in modo da ottenere
veramente il massimo da questi economici player, che
tuttavia nascono solo per riprodurre video. Il risultato non
è affatto male.
Sotto
i ferri è capitato il Samsung DVD-P355 e il super economico Amstrad DX3070.
Samsung DVD-P355
L’idea
è semplice: bypassare completamente l’uscita
originale, prelevare dai pin d’uscita del DAC (PCM1753) il
segnale, filtrarlo con un filtro attivo basato su op.amp
con guadagno maggiore di uno (in modo che possa essere pilotato direttamente un
finale).
L’operazionale
scelto è l’LM6172 della National
Semiconductors. Sicuramente non è fra i più
economici, ma posso assicurare che è tutto ben speso!
I
condensatori per il filtro sono ceramici, multistrato, serie
B37986/B37979, dielettrico COG, quelli d’ingresso/uscita sono
elettrolitici per applicazioni audio, serie ARD (ROD), le resistenze tutte a
pellicola metallica, gli elettrolitici d’alimentazione serie FC della Panasonic ed infine le induttanze, sempre Panasonic, seri ELC. Al di la del
nome, sono componenti abbastanza diffusi e molto economici, sicuramente non
fanno parte del bottino dei vari audiofili-truffatori
che millantano capacità ultra-soniche dei loro componenti (resistenze e
condensatori!) dai prezzi da capogiro.
Lo
schema elettrico è il seguente:
E’
un classico filtro attivo del secondo ordine tipo Bessel
con guadagno pari a due (R2 / R1).
Come
accennato, il DAC utilizzato dal Samsung
è un PCM1753,
un gioiellino a 24 bit 192KHz. Il DAC contiene al suo
interno il filtro digitale, ovvero il sovracampionatore, pertanto la frequenza di taglio del
filtro ricostruttore deve essere 192KHz / 2 = 96KHz:
Il
comportamento in banda:
Il
layout:
Sulla
board ho previsto lo stadio d’alimentazione, un
semplice CLC, con valori rispettivamente 10uF, 1000uH, 100uF più una piccola
capacità da 100nF direttamente sui pin d’alimentazione (verso massa). Tuttavia la prima capacità non l’ho messa in fase di realizzazione,
perché probabilmente avrebbe creato più problemi che benefici, ciò a causa
della sua continua carica/scarica (impulsi e spurie inviate al resto dell’elettronica
del lettore).
Alcune
foto della realizzazione:
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Amstrad DX3070
Fra
i player economici questo rappresenta veramente il
basso. Al suo interno è presente una piccola scheda con
qualche integrato, uno in particolare svolge tutte le funzioni: il Vibrato II ES6802FF della ESS Technology.
Non
c’è nessun DAC esterno, pertanto l’uscita sarà
prelevata direttamente ai pin del Vibrato
II ES6802FF, bypassando, ovviamente, il più che
mediocre stadio d’uscita.
Non
è presente nessun filtro digitale, pertanto, la frequenza di
campionamento è pari allo standard 48KHz. Come al
solito la frequenza del filtro ricostruttore sarà pari alla metà della
frequenza di campionamento, quindi 24KHz.
Lo
schema elettrico è identico a quello utilizzato nel Samsung,
tranne, ovviamente, per i valori dei componenti del
filtro:
Il
comportamento in banda:
Le
foto della realizzazione:
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In sintesi
Il
Samsung DVD-P355 è un buon player,
non eccezionale, ma con il giusto intervento fa bene il suo dovere. Possiede,
addirittura, una meccanica 4X, cioè è in grado di
leggere i dischi a quattro volte la velocità normale e quindi di immagazzinare
i dati in un buffer dal quale il DAC li preleverà per la conversione. In
pratica la conversione non avviene direttamente “dal laser” ma dal buffer appunto. Questo vuol dire
che leggendo ad una velocità maggiore il player se si
accorge di un errore di bit nel buffer e avrà tutto il tempo di rileggerlo dal
disco. La tentazione è stata forte, una volta aperto
il player una prova l’ho fatta; è stata di fermare il
disco durante la riproduzione: incredibile, continua a suonare per almeno tre
secondi! E’ questo un semplice test per capire se la meccanica del proprio
lettore è 1X o maggiore.
Quindi
ad una meccanica di buon livello, non poteva che essere aggiunto un buon stadio d’uscita. E’ stato questo che mi ha spinto nel
realizzare questo progetto. In effetti, il player ci
guadagna parecchio, la gamma bassa è molto più profonda, alti
e medi limpidi e ricchi di dettagli. Diciamo è come se avessi un nuovo
lettore.
Anche l’Amstrad DX3070, sicuramente ne guadagna col nuovo stadio d’uscita,
ma la meccanica e il blocco digitale sono veramente di basso livello. Un
tantino si arricchiscono i bassi come tuttavia gli
alti e i medi, ma l’LM6172 è davvero sprecato!