HF
REMOTE ANTENNA TUNER UNIT
un
accordatore remoto (non-automatico) per le HF
Avevo appena montato
una G5RV da utilizzare per le bande basse, però ovviamente era necessario un
accordatore.
L'idea di un
accordatore non remoto non mi
entusiasmava tanto, volevo accordare direttamente alla scaletta (linea a 450 ohm), come in foto:
Accordatori remoti ed
automatici ce ne sono una infinità, i prezzi sono anche contenuti, però se si
vuole utilizzare una potenza superiore ai 100W, i costi salgono direi in modo
proporzionale secondo la formula un euro a watt... quindi un Automatic-ATU da
1kw costava intorno ai 1000 euro.
Ovviamente è un
battuta, però con un po' di verità.
Un paio di grossi variabili li avevo, e una mezza
idea su come remotizzare
anche.
La cosa più semplice
era utilizzare un SERVO.
I servocomandi, o servo
appunto, sono dei piccoli attuatori muniti di un motorino, di un riduttore e un
circuito di controllo.
Dal corpo del servo fuoriesce un
albero di rotazione che è in grado di effettuare un’escursione minima garantita
di 90°, ma in genere si arriva tranquillamente a 180°. Il servo ha una
posizione centrale e può ruotare di 45° (o 90°) orario e 45° (o 90°)
antiorario.
I servo, a dispetto delle loro
ridotte dimensioni, grazie alla riduzione, hanno delle coppie spaventose anche
di diversi Kg/m.
Una caratteristica importante è
quella di mantenere la posizione: una volta detto al servocomando di
ruotare di un certo numero di gradi, rimarrà in quella posizione trattenendo il
carico a cui è collegato.
Come si
pilota un servo?
Da un servocomando fuoriescono 3
fili: due sono per l’alimentazione (5VDC) uno di "segnale".
Il segnale di comando è costituito
da un classico PWM, variando il Duty Cycle, varia la
posizione fisica dell'albero.
Con un duty cycle
del 5% (quindi: impulso di 1ms), il servo si ruoterà tutto da un lato (45°
orario), con un duty cycle del 10% (impulso di 2ms),
il servo si ruoterà tutto dall’altro lato (45° antiorario). Il servo
raggiungerà quindi la posizione centrale con un impulso di 1,5ms. I servo che
hanno un’escursione di 180° ruoteranno di 90° orario con un impulso di 0,5ms e
90° antiorario con un impulso da 2,5ms.
Semplice vero?
Come fare tutto ciò? ...un glorioso
NE555 fa a caso nostro:
Lo schema è abbastanza semplice.
Consiglio un cavo coassiale per il
collegamento del servo fra box di controllo e accordatore, e inoltre consiglio
di mettere la resistenza R5 da 10Kohm nel box di controllo in modo che nel cavo
coassiale ci sia un segnale di corrente e non di tensione, quest'ultimo più
soggetto a disturbi.
La lunghezza del cavo coassiale non
dovrà superare i 20-25m, questo è il risultato secondo i mie test. Con
lunghezza maggiori i servo "impaziscono".
Ecco una foto del control box:
Ovviamente ci sono potenziometri e
due circuiti con NE555 identici, uno per ogni servo e quindi condensatore
variabile.
Il doppio pulsante centrale è il
comando del motore dell'induttore variabile.
Arriviamo al box accordatore, ecco
una foto:
L'induttore variabile è mosso da un
semplice motore DC, senso orario e senso antiorario. Non c'è feedback, quindi
non so dove esattamente si trova (quindi non posso sapere che valore di
induttanza c'è). Vi assicuro che non serve saperlo, l'accordo è abbastanza
intuitivo, si muove prima l'induttore fino al minimo ROS e poi si passa ai
variabili. Classico metodo.
Lo schema dell'accordatore è un
classico a T che riesce ad accordare di tutto, anche un chiodo.
Il grosso toroide che si vede è un balun 1:1.
Di seguito una foto dell'accordatore
con la G5RV:
La G5RV è la versione standard per
gli 80m, la utilizzo per gli 80m appunto, per i 30m e per giocare sui 160m.
Devo dire che questa antenna mi sta
dando diverse soddisfazioni, in 80m va meglio di una "L invertita",
almeno nel mio setup. Con l'accordatore sul punto di
alimentazione della scaletta 450ohm le perdite sono ridotte al minimo.
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Giovanni