Perché le valvole
È ormai opinione comune
che le valvole “suonano” meglio dei transistor, fet o bjt che siano.
Per quello che si può
pensare, il problema non è dei transistor, che sono e rimangono degli ottimi
dispositivi, ma dell’orecchio. Infatti, è quest’ultimo che non gradisce alcuni
aspetti dell’amplificazione a transistor e gradisce le valvole. Perché?
In un amplificatore a
transistor se il picco di
segnale dovesse superare la potenza massima,
verrebbe brutalmente tosato delle
due estremità e la sua onda da sinusoidale si trasformerebbe in trapezoidale. Facendo un’analisi in frequenza
di questo segnale trapezoidale, con Fourier, si nota che si generano armoniche
di ordine dispari, che l’orecchio, evidentemente, non gradisce.
Mentre,
in un amplificatore a valvole, se un picco di segnale dovesse superare la
potenza massima, le due
estremità dell’onda sinusoidale verrebbero
solo leggermente appiattite,
rimanendo comunque sinusoidali.
Analizzando in frequenza questo segnale “quasi” sinusoidale, vediamo che è
composto da una serie di armoniche di ordine pari che piacciono tanto al nostro
orecchio.
Poi
c’è l’effetto microfonico, essendo la valvola formata da elementi discreti,
catodo, griglia, … questi elementi captano il suono degli altoparlanti (variazioni
di pressione) e vibrano provocando una distorsione (spesso piacevole per
l’orecchio); in pratica si forma una retroazione.
Come
possiamo vedere, è una questione di gusti dell’orecchio, non un problema dei
dispositivi in generale. È un po’ come un ragazzo a cui piacciono le bionde ed
ad un altro a cui piacciono le brune… questione di gusti!