A che pro tutto questo?

Una curiosità del bivio interessante è, oltre alla popolazione già descritta, la popolazione pescatrice. Trattasi di appassionati della pesca ma non per davvero, più che altro gente che ha trovato un'ottima scusa per starsene fuori casa, ed in definitiva quindi con tutta probabilità gente che sta fuggendo. Il pescatore tipo è tecnicamente molto attrezzato, possiede quindi una canna da lancio, ma più spesso tante canne da lancio professional, e relativi cavalletti su cui appoggiarle. Si perché l'attività del pescatore si protrae per ore ed ore, anche una giornata intera, pur non pescando assolutamente nulla, da qui la ragionevole ipotesi del pescatore per fuga. Si, avete letto bene, non pescano nulla. Essi arrivano forniti di enormi vermi della dimensione di un sigaro cubano corona 3 perlomeno, e lo gettano attaccato ad un amo in mare dove i pesci fanno presumibilmente festa, ma di certo non abboccano. In tanto tempo che sono stato in questo posto non ho mai visto un solo pesce tirato a riva tranne il 16 settembre 2003 in cui vidi con mia grossa sorpresa, e da qui la memoria dell'evento unico, un pescatore che aveva pescato un guato...

La loro attività è tranquilla ma sistematica e laboriosa. Una tipica azione del pescatore è il cambio amo, che viene tagliato dalla lenza e gettato a terra con noncuranza, anzi con menefreghismo, e sostituito con un nuovo amo. Considerando che la zona è meta come sappiamo di bagnanti, si potrà capire quanto bello sia trovarsi un amo mezzo arrugginito conficcato sotto un piede. Ai pescatori di questo nulla importa, perché come sempre e come dappertutto ormai, l'unica cosa che conta è farsi "i cazzi propri". Non costerebbe a loro molto raccogliere gli ami usati, ma no, chissenefrega.

Un'altra caratteristica interessante della specie pescatrice è che essi condividono lo stesso spazio dei bagnanti. Tranne la stagione torrida durante la quale essi appaiono solo in tarda serata o di notte, nella mezza stagione, stagione nella quale il bivio è ancora ben popolato, essi appaiono con grande noncuranza anche di giorno. Certo lo spazio è libero e nessuno nega il loro diritto ad apparire, ma la cosa interessante è che le loro lenze vengono gettate nell'acqua antistante che ci siano o non ci siano bagnanti nuotatori. E siccome una lenza è in pratica trasparente nell'acqua, essi ogni tanto "pescano" qualche nuotatore procurandogli la relativa ferita. Essi non si pongono affatto il problema della pericolosità del loro operato, tanto loro stanno sulla terraferma e nulla gli può succedere. Nonostante che il tratto di costa sia lungo 5 chilometri, e che in bassa stagione è del tutto deserto, essi vengono a pescare nell'unico tratto di mare in cui ci sono ancora persone che fanno il bagno. C'è una ragione per questo, anzi due. La prima è che il bivio è a ridosso della riserva marina di miramare e quindi abbonda di fauna ittica che certo non conosce i confini della riserva e sconfina quindi senza pensarci. Ma a ben considerare non è certo questa la ragione principale in quanto essi non pescano comunque nulla. Mai visto, ne ho notizia di nessuno che abbia mai visto un solo pescatore prendere qualcosa. La seconda ragione, e credo la vera ragione, è che essi vengono al bivio proprio perché è popolato, nel fuggire da qualcosa, alla ricerca di compagnia o di un qualche rapporto umano. Vana ricerca! Al bivio si riceve solo supponenza, arroganza, noncuranza ed ignoranza. Condita però con molto chanel, luis vitton, adidas, nike, nokia, guru, puma, breil e tutti quegli altri oggetti che servono a gratificare e riempire una vita che di altro è sostanzialmente vuota.

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