Ricordati
di me |
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di Gabriele Muccino,
con Fabrizio Bentivoglio, Laura Morante, Monica Bellucci, Silvio Muccino,
Nicoletta Romanoff.
"Sai la gente è matta, forse troppo insoddisfatta". Per chi ha visto il nuovo film di Gabriele Muccino, ritenuto uno tra i migliori registi italiani emergenti, questa frase, tratta da "Almeno tu nell'Universo", stupenda e significativa canzone di Mia Martini e reinterpretata da Elisa per la colonna sonora del film, si rivela
quantomai azzeccata.
Il film parla della vita quotidiana di una normale, e forse anche troppo, famiglia romana: il
padre, Carlo, avvocato affermato; la madre, Giulia, insegnante di liceo; il
figlio, Paolo, studente di liceo che può essere identificato con l'icona dello
"sfigato", o del "perdente"... che vive perennemente delusioni amorose e la
figlia, Valentina, che sogna di diventare una soubrette. Problemi quotidiani e banali son quelli affrontati da questa famiglia che si trasformano in giganteschi ostacoli quando anche il vecchio sogno del padre di diventare uno scrittore riemerge, dopo aver riincontrato una sua vecchia fiamma che lo aveva sempre sostenuto e incitato a scrivere e a pubblicare un suo scritto, rimasto in un cassetto per più di vent'anni...e la madre, che voleva diventare un'attrice vede la possibilità che il suo sogno possa realizzarsi grazie ad un amico regista che le da l'opportunità di recitare in un opera per la sua compagnia teatrale.
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Così anche Valentina, approfitta di un provino che la vedrà poi diventare una ballerina televisiva, solo dopo essere scesa però, a bassi compromessi...
Notevole l'iter psicologico che invece riesce ad affrontare Paolo: da ragazzo sfigato e a volte emarginato che era, trova alla fine la
forza di reagire e si accorge di essere un ragazzo normale, coi normali problemi di un adolescente che non vuole più farsi prendere in giro dalle ragazze e dagli amici che stanno con lui solo per ragioni di comodo. La madre che aveva già vissuto una crisi sentimentale che aveva quasi portato alla separazione, nota la debolezza del marito, e ha paura che stavolta non ci sia più niente da fare per salvare la famiglia e tutti i sacrifici fatti per arrivare lì dove si
trovavano... ma che in effetti non li rendevano per nulla felici...
così lei, da persona nervosa e irritabile, trova la sua sicurezza nella recitazione e fa capire al marito che la loro famiglia è la cosa più importante con i relativi sogni dei vari
componenti... Valentina riesce nel suo intento... grazie alla sua caparbia e alla sua ambizione, che però mette decisamente da parte la sua dignità; Carlo, il padre, per caso, non riesce ad incontrare l'amante (interpretata da una matura Monica Bellucci) e gli avvenimenti seguenti fanno capire anche a lui quanto sia importante la sua
famiglia... ma il suo sogno rimane ancora in agguato... e il film termina con una scena ambigua...
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Il film affronta in maniera profondamente realistica situazioni come tradimenti, sotterfugi tra familiari, il rapporto ostile tra due figli adolescenti e una relazione agli sgoccioli. I caratteri delineati dai personaggi, interpretati in maniera ottima, rendono perfettamente l'idea che"la gente è strana,
è matta, è sola", cerca quello che non ha, ma nonostante tutto "come può si consola" seguendo il
mondo "ciecamente", abbandonandosi troppo ai canoni imposti dalla tv, dalla
massa... ma credo che alla fine... i sogni siano la cosa più importante e vera da seguire, perchè saranno quelli che, una volta divenuti
realtà , ci renderanno felici.
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