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Numero 1- Domenica 26 Gennaio 2003

  Cronaca pindarica

 Conosciamo 3 dimensioni, e da un pò si ipotizza l'esistenza di una quarta. Vi immaginate come possa chiamarsi? Interrogativo senza risposta. Volenti o nolenti, ci stiamo abituando alla concezione della guerra come se fosse un videogioco e le vittime solo un bersaglio da abbattere per accedere al livello successivo. Per colpa di Bin Laden si potrà viaggiare in aereo con soli 9 euro e magari andare a prendere una birra a Londra per poi ritornare a casa in giornata. Tra qualche mese, forse, si potrà fare il giro del mondo (o di quello che ne rimarrà) con 50 centesimi e scoprire che comprare mezzo chilo di frutta al supermercato è molto più dispendioso. E la società farà la muta da bruco a farfalla o conoscerà una catastrofica involuzione? I bambini saranno talmente emancipati che potrebbero avere la patente ad otto anni e guidare la Porche a 13, altro che Playstation 2, quella sarà roba da vecchi bifolchi. E la televisione? Saranno tutti così famosi che essere uno qualunque sarà un lusso di pochi. Seguire un programma culturale sarà un evento storico e verrà annotato negli annali, mentre Maria De Filippi avrà il monopolio assoluto su tutte le reti televisive-satellitari e prenderà il posto del Papa. Berlusconi sarà così potente che Dio dovrà chiedergli il permesso prima di andare in bagno a fare la pipì, mentre Bossi avrà riportato l'Italia all'età feudale.

Se potessi parlare, anch'io direi la mia...

Un dipinto di un pittore...

Tale regresso sarà colmato dall'inquinamento acustico derivato dalle "canzoni" di Sanremo e dalla sempreverde ignoranza musicale che ha come rappresentanti indiscussi i Lùnapop e Shakira. Sì bisogna dirlo, l'80 % delle radio trasmette musica di merda e soltanto le programmazioni di Radio Capital allietano i conoscitori. L'altro giorno, ascoltando "Darkness" di Peter Gabriel, ho riacquisito il buon umore che avevo perduto prima di desinare, quando, accendendo la tv, ho visto il sorriso plastico di Emilio Fede. Poi si vedono così tanti culi e silicon-tette  che ormai preferisco i calendari con le donne vestite... (ma li faranno?). Di positivo c'è la nostalgia dei vecchi tempi, che se non ci fosse tutto questo degrado, non esiterebbe. Vi ricordate il Commodore 64 e i suoi giochini? Se adesso lo fai vedere a tuo figlio ti sputa in un occhio e ti chiede come facevamo a giocare con quella merdaccia. Invece la genialità veniva fuori proprio lì, in un semplice videogioco con pochi colori e un'ottimo gameplay... Che dire? Di tempo ne abbiamo speso, io ed i miei amici, a stare di fronte lo schermo, rischiando epilessie e convulsioni che per grazia di Dio non ci sono mai venute...

Scusate se quello che ho scritto può sembrarvi banale o infantile, ma ho voluto palesare come sono cambiati i tempi e quali grandi rischi corriamo se a tutto ciò non si pone un freno, se non stabiliamo una regola da rispettare, se non facciamo uno sforzo per migliorare il proprio gusto per le cose, senza lasciarci plasmare totalmente da quello che vediamo e sentiamo, perchè altrimenti saremmo davvero dei potenziali cloni e non dovremmo aver paura se nascono bimbi in provetta, non dovremmo ribellarci a delle leggi sbagliate, non dovremmo alzare la voce per dire la propria, insomma, non dovremmo appartenere alla razza umana. Siamo unici nelle nostre diversità, nei nostri diversi caratteri, sia somatici che emotivi, nelle nostre abitudini più strane... Non dico di non comperare più la Coca-Cola, ma almeno evitiamo il conformismo categorico.

Diego Sgammeglia

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