L’IMPERATIVO DELLE QUATTRO CONIUGAZIONI ATTIVE E DEL VERBO SUM

 

 

L’imperativo è un modo finito che esprime l’idea di comando. Ha due tempi:

- presente, che esprime un ordine la cui esecuzione deve essere immediata ed ha solo due persone, (2ª sing. e plur.): per le altre si usa il congiuntivo (congiuntivo esortativo);

-futuro, che esprime un ordine o un ammonimento solenne destinato ad essere attuato nel futuro o con continuità (prescrizioni di leggi, massime, disposizioni testamentarie, ecc.) ed ha la 2ª e la 3ª persona singolare e plurale.

Al passivo, le desinenze dell’imperativo presente sono uguali a quelle dell’indicativo (re, mini), ma, evidentemente, si trovano usate solo nei verbi deponenti: miserēre = abbi compassione; fatēre = confessa; loquĕre = parla;

 

L’imperativo si forma aggiungendo le uscite al tema del presente:

la seconda persona singolare mostra il puro tema, senza desinenza, solamente con la vocale congiuntiva; la seconda plurale ha per desinenza te che viene affissa al tema mediante la vocale congiuntiva.

La seconda e terza persona singolare dell’imperativo futuro si ottengono aggiungendo al tema, dopo la vocale congiuntiva, la desinenza to, che è un antico ablativo avverbiale (= d’ora in poi). Nella 2ª plurale al suffisso to si è aggiunta per analogia col presente la desinenza te. La 3ª p. plurale, invece, è formata sul presente indicativo (laudanto ← laudant).   

 

IMPERAT.

1ª CONIUG.

2ª CONIUG.

3ª CONIUG.

4ª CONIUG.

Presente

laud- ā        loda

laud- āte     lodate

mon- ē         avvisa

mon- ēte      avvisate

leg- ĕ         leggi

leg- ĭte     leggete

aud- ī       odi

aud- īte    udite

 

Futuro

laud- āto      loderai

        āto      loderà

        atōte   loderete

        ānto   loderanno

mon- ēto      avviserai

         ēto      avviserà

         etōte   avviserete

         ēnto    avviseranno

leg- ĭto       leggerai

       ĭto      leggerà

       itōte   leggerete

       ūnto   leggeranno  

aud-  īto        udrai

        īto        udrà

        itōte     udrete

        iūnto    udranno    

 

OSSERVAZIONE

 

In pratica la 2ª persona sing. dell’imperativo presente si ottiene togliendo all’infinito la desinenza

-re (laudā – re, monē– re, legĕ –re, audī –re).

 

PARTICOLARITÀ

I verbi dico, duco, facio e fero hanno la seconda persona singolare dell’imperativo presente tronca, cioè senza la ĕ: dic,  duc,  fac,  fer.

 

 

IMPERATIVO DEL VERBO sum, es, fui, esse

PRESENTE

FUTURO

es      sii

este   siate

esto      sarai

esto      sarà

estōte   sarete

sunto    saranno

 

 

Il comando negativo si esprime:

 

  1. con ne e il congiuntivo presente se è rivolto alla prima e terza persona, cioè se nega un congiuntivo esortativo: Discipuli ne sint negligentes = Gli alunni non siano svogliati.
  2. con ne e il congiuntivo perfetto, se il comando è rivolto alla seconda persona (sing. o plurale), cioè per le forme propriamente imperative: Ne severi fueritis, iudices = Non siate severi, o giudici.
  3. Nelle prescrizioni di leggi con ne e la II o III persona singolare o plurale dell’imperativo futuro: Hominem mortuum in urbe ne sepelīto ne urĭto = Non seppellire né bruciare un morto nella città.
  4. Con noli, nolīte e l’infinito: Noli ita credere = Non credere così.

 

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