CLASSIFICAZIONE DELLE CONSONANTI

 

 

IN GRECO

 

MUTE  (o OCCLUSIVE o ESPLOSIVE)

SONANTI o CONTINUE

SEMIVOCALI

 

TENUI

MEDIE

ASPIRATE

DOPPIE

NASALI

LIQUIDE

SPIRANTI

 

GUTTURALI O VELARI

k

g

c

x

g (nasale)

 

 

 

LABIALI

p

b

F

y

m

 

 

 

DENTALI

t

d

q

z

n

l , r

 

 

 

 

 

 

 

 

 

s (")

 

 

 

 

 

 

 

 

 

¯ , Û

 

g nasale di a[ggelo" (leggi ánghelos = messaggero)  e[gcelu" (leggi énchelus = anguilla) favlagx (leggi fálancs = falange) ajgkavlh (leggi ancále = braccio).

 

IN ITALIANO E LATINO

 

 

Mo

do

di

Arti

co

la

zio

ne

 

 

OCCLUSIVE  o MOMENTANEE o  ESPLOSIVE

 

 

SONANTI o CONTINUE

 

 

 

LIQUIDE

NASALI

VIBRANTI

SIBILANTI

AFFRICATE

SPIRANTI

Grado di articolazione

SORDE

SONORE

SONORE

SONORE

SONORE

SORDE

SONORE

SORDE

SONORE

SORDE

SONORE

Pun

to

di

Ar

ti

co

la

zio

ne

VELARI

c, q, k

g

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LABIALI

p

b

 

m

 

 

 

 

 

f

v

DENTALI

t

d

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALVEOLARI
 

 

l

n

r

s

s

z(ts)

z (ds)

 

 

PALATALI

 

 

gl

gn

 

sc

 

c

g

 

 

 

Per quanto riguarda il modo di articolazione le consonanti possono essere occlusive, se l’aria che sale dai polmoni è per un attimo  occlusa, ostacolata in un dato punto del canale vocale; o continue, se possono essere pronunciate continuamente, finché c’è aria nei polmoni, perché non c’è occlusione del flusso d’aria.

Per quanto riguarda il punto di articolazione le consonanti possono essere:

Velari: se vengono articolate ritirando la lingua verso il velo pendulo (si chiamano anche gutturali, perché

           l’impressione è che vengano pronunciate con la gola).

Labiali: se vengono articolate con le labbra.

Dentali: se vengono articolate con la punta della lingua che si appoggia ai denti anteriori.

Alveolari: se vengono articolate con  la punta della lingua che si appoggia agli alveoli dei denti.

Palatali: se vengono articolate con  la lingua che si appoggia al palato.

Per quanto riguarda il grado di articolazione le consonanti si distinguono in sorde, se quando vengono pronunciate non vibrano le corde vocali e sonore, se quando son pronunciate le corde vocali vibrano.

Le consonanti continue si dividono in:

Liquide: l  (luna, lino, lana) gl (egli, maglia).

Nasali:  m (mamma) n (nano) gn (gnomo)

Vibranti: r (rarità)

Sibilanti: s sorda (seta) s sonora (rosa)

Affricate (sfregate, stropicciate) perché sono articolate all’inizio come occlusive e alla fine come continue: z

               sorda di pizza, grazia (ts) e z sonora di zucchero (ds); c sorda di cena e g sonora di gelo.

Spiranti: perché si articolano soffiando il flusso d’aria attraverso una occlusione non completa del canale vocale e perciò sono dette anche semiocclusive o costrittive: f (fumo, filo) v (vento, vortice).

In latino, inoltre, (ma anche in italiano) sono doppie la x (=  cs dixi o gs anxi) e z (= ts e ds).