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La piazza di Testaccio si presenta al passeggiero che per la prima volta visita questo luogo come una piazza monumentale, tanto più che volgendo lo sguardo a destra si
osserva un arco antico di pietra tufa, annerito dal fumo e dal tempo, su cui si poggia un fabbricato e che sembra un avanzo di antico monumento, sotto del quale passa la strada che conduce alle antiche stufe, alla
parrocchia ed altre chiese ed al pendio dei Maronti. (G. D’Ascia, Storia dell’Isola d’Ischia, Napoli 1867, pag. 478) |
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