La vallata di Canate da Cavassolo all'Alpesisa
Allo sbocco nel Bisagno del Rio Canate si trova il ponte dell'acquedotto storico di Genova, relativo all'ampliamento che andando oltre le fonti di Trensasco raccoglieva le acque delle risorgive praticamente di tutta la vallata. Il suo ponte viadotto č affiancato in alto dalle costruzioni dei Mulini, che ne sfruttavano il flusso idrico. Tali installazioni tecnologiche storiche pertanto utilizzavano le risorse idriche la zona (una tra le pių piovose del genovesato - e l'aumentata pendenza che da questa strettoia muta radicalmente l'andamento topografico.
Poco oltre l'acquedotto dal ponte per Davagna si diparte la strada alternativa a quella di fondovalle per la Scoffera. E' il percorso č pių antico rispetto a quello che affianca il Bisagno, e pertanto lo si trova costellato di minori centri rurali.
Salendo tale percorso si dirama in due tratti che si ricongiungono poco prima di Davagna: quello per i paesi di mezza costa sul Bisagno e quello che valica il Capenardo sulla sella poco pių a Nord dei Prati di Capenardo.
Sul fondovalle del Canate si diparte un percorso - sfruttato questo dall'odierno acquedotto che dal Val Noci attraverso la galleria sotto l'Alpesisa sbocca qui - e che toccato il fondo della valle sale direttamente a Canate con una scalinata dritta, oggi forse in disuso o immersa nella vegetazione dilagante. Questo percorso serviva soltanto l'abitato di Canate, mancando qui altri nuclei abitati.
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