- "Il Monumento nella Piazza omonima di Nola, fu
eretto durante l'Amministrazione del Marchese Gaspare Cocozza, ma il
merito dell'opera va all'avvocato Vitaliano D'Avenia, che si prodigò per
la sua realizzazione. La Statua, opera dello scultore Raffaele De
Crescenzo, fu eseguita parte nel suo laboratorio ed in parte sul posto.
- Il marmo frontale dell'opera, che sorgeva al Centro della
Piazza, porta scritto : "A Giordano Bruno,
Nola". Inaugurato con una semplice cerimonia nel 1867, il Monumento fu
restaurato nel 1888, quando l'Amministrazione Civica di Tommaso Vitale, il 1
Gennaio dello stesso anno, deliberò la spesa per il rinnovo da parte dello
scultore Emilio Franceschini; la statua, infatti, era stata deturpata dalle
sassate di monelli, ma si vuole che spesso i danni siano stati provocati
intenzionalmente! Il 10 giugno 1888, si ebbe a Nola una manifestazione a
carattere internazionale; tenne il discorso ufficiale Giovanni Bovio e la
Giunta Municipale nominò una Commissione composta dai Consiglieri Comunali:
avvocato Vincenzo del Cappellano, avvocato Pasquale De Sena, cavaliere
Pezzeri Vincenzo, e dai cittadini, avvocato Vitaliano d'Avenia, De Lucia
Nicola coadiuvati dal vice Segretario Comunale cavaliere Nicola Rossini, per
le Commemorazioni in onore del Filosofo Nolano. L'allora Presidente del
Consiglio, Francesco Crispi, elogiò con una lettera di plauso, l'iniziativa
del Comitato per le onoranze al Bruno, mentre un Numero Unico : Giordano
Bruno, venne alla luce (datato 10/6/1888), curato da Erasmo De Nuccio,
Nicola Rossini ed Antonio Casertano. Questo numero recava articoli a firma
di Arturo Labriola, G.Bovio ed una epigrafe di Mario Rapisardi, ed ancora
scritti del Lombroso, Spaventa, Casertano, Mommsen ecc.
- Il Monumento, riparato e rifatto, nel 1952 (Amministrazione
Imbroda), una prima volta, fu ulteriormente abbellito negli anni 1960 (Amm/ne
Notaio S. Napolitano), con l'aggiunta di un piccolo recinto intorno ed un
cancelletto: ma la definitiva sistemazione (si spera!), venne compiuta negli
anni 1970/80 (Amm. Prof. A. Napolitano), quando con lo spostamento della
Statua verso il bordo della piazza e l'elevazione del Monumento, con
l'aggiunta di un piedistallo più alto, fu creato anche un giardino con
piante di alto fusto e lastricamento con cubetti di porfido della omonima
piazza.
(tratto da: "Nola: trenta secoli fra storia e
leggenda" di Antonio e Paolo Minieri)
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