- IL MATTINO
- SABATO
- 12 FEBBRAIO 2000
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- INSORGONO GLI
ANTICLERICALI
- Giordano Bruno, no al perdono del Papa
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- “Chiedere perdono dopo 400 è meschina ipocrisia”. Sarà questo uno
degli slogan che risuoneranno giovedì 17 febbraio a Roma, in Campo de’
Fiori, alla manifestazione “laica ed anticlericale” indetta per
ricordare il quarto centenario del rogo del’ex frate domenicano Giordano
Bruno, processato e condannato a morte dall’Inquisizione “per le libere
idee di filosofia, arte e scienza da lui professate in Italia e in
Europa”.
- A indire il raduno è una miriade di gruppi e movimenti guidati dalla
“Federazione anarchica
italiana” e dall’ “Associazione per lo sbatezzo”: la manifestazione
si pone in alternativa anche alle celebrazioni ufficiali in onore di Bruno
promosse nella capitale dal Comune di Roma, dall’Università La Sapienza,
dall’Accademia dei Lincei e dell’Istituto Treccani. “Per
l’affermazione del libero pensiero, contro ogni integralismo e contro ogni
imposizione, per protestare contro il mea culpa della Chiesa” - così
recitano gli altri slogan principali del raduno - hanno aderito tra gli
altri alle celebrazioni “anticlericali”: la Lega italiana per i diritti
dell’uomo, i Circoli anarchici Bakunin, la Confederazione Unicobas, la
Federazione dei comunisti anarchici, l’Archivio Massimo Consoli,
l’Associazione nazionale antirazzista, i Collettivi autonomi, Azione gay e
lesbica. Tra le singole personalità che hanno aderito figurano: lo
scrittore Fabio Croce, il pittore Graziano Marini, lo storico dell’arte
Enrico Mascelloni, il filosofo Corrado Ocone, il giornalista Enzo Marzo
(direttore di “Critica liberale”), il pittore Piero Dorazio, il
politologo Federico Coen. Le celebrazioni laiche e libertarie per Bruno si
apriranno il 17 febbraio (alle 17) nel luogo del rogo con una commemorazione
del filosofo.
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- (tratto da: “Il Mattino”, sabato 12 febbraio 2000, pag.
17)
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