Pubblicata in Inghilterra nel 1584, l'opera riflette lo scontro avuto da Bruno con degli aristotelici di Oxford a proposito della teoria copernicana, da questi considerata "magica" e da Bruno difesa con forza.
Il testo fa riferimento ad una cena, forse realmente avvenuta a Londra la sera delle Ceneri del 1584, a casa di Fulke Greville, scrittore e uomo politico, che aveva invitato Bruno a esporre la sue considerazioni sull'eliocentrismo.
In uno dei cinque dialoghi che compongono il testo, si racconta il viaggio notturno attraverso le vie di Londra compiuto da Bruno e da due suoi amici per raggiungere la casa di Greville. Il percorso è anche allegorico: le difficoltà incontrate, ad esempio il dover attraversare il Tamigi o lo scavalcare alte mura, rappresentano gli ostacoli da superare per raggiungere la conoscenza. Questa parte è inoltre palesemente strutturata secondo i procedimenti dell'arte della memoria (mnemotecnica), di cui Bruno era profondo conoscitore: memorizzare il percorso per le strade delle città, ad esempio, è un metodo per imprimere nella mente le "immagini archetipe" e l'"ordine cosmico". Secondo Frances Yeats, del resto, tutta l'opera di Bruno andrebbe letta alla luce della mnemotecnica.
Negli altri dialoghi (lo ricordiamo: sono cinque in totale) viene confutata la teoria tolemaica con argomentazioni di carattere astronomico e filosofico; viene inoltre proposta la visione (che semplificando si potrebbe definire "panteista") di un universo illimitato in cui infiniti sono i mondi abitati, una visione che sarà considerata eretica dall'Inquisizione durante il lungo processo subito da Bruno, e contribuirà a farlo condannare.
Bibliografia di riferimento:
Bruno, Giordano, Dialoghi italiani, Firenze, Sansoni, 1958
Enciclopedia garzanti della filosofia, Milano, Garzanti, 1985
Reale Giovanni, Antiseri Dario: Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi, vol. 2., Brescia, La scuola, 1992
Yeats, Frances A., L'arte della memoria, Torino, Einaudi, 1972
Yeats, Frances A., Giordano Bruno e la tradizione ermetica, Bari, Laterza, 1969
Note biografiche a cura di Laura Rinaldi e Giuseppe D'Emilio.
tratto da LiberLiber