- "Una
spedizione archeologica composta da Gaetano e Paolo
Minieri e da Leonardo Avella, nel 1966, portò alla
scoperta (fortuita) dei
ruderi di una Casa sulla
Collina di Cicala a Nola, ove si presume fosse nato
Giordano Bruno, ai piedi dell'antico Castello di
Santa Lucia (o Normanno). Gli scopritori furono
convinti di aver trovato la Casa natale del Bruno,
perchè la zona corrispondeva esattamente alla
descrizione che ne fece lo storico Vincenzo
Spampanato alla fine del secolo scorso (1899), nella
sua opera "Bruno e Nola". Lo
stesso filosofo Nolano, la descrive nello
"Spaccio della Bestia Trionfante": "...
una piccola contrada ove son quattro o cinque stanze
non troppo magnifiche ... nella Villa che sta alle
radici del Monte Cicala". La notizia
della scoperta, riportata dai diversi quotidiani
dell'epoca (Messaggero, Corriere della Sera,
Mattino, Roma, Giornale d'Italia, ecc), destò un
certo clamore.
- Nel
novembre del 1992 (a proposito della Casa) fu
avanzata una nuova ipotesi, dal Prof. Alfonso
Porciello e ripresa dal giornalista Carmine Minieri,
sulle colonne del settimanale Il Paese (edito a
Modena). Il prof. Porciello, in verità, è nativo
di Cicala, sulla stessa collina dove nacque il
Bruno, ed è perciò un profondo conoscitore dei
luoghi. Egli partendo dalla frase del Bruno: " ...
dall'uscio della mia Casa vedo la valle del Sarno
(fiume) ed ammiro il volteggiar nell'aria dei Nibio...",
ne deduce per prima cosa che il Nibbio, è un
uccello rapace che ancora oggi volteggia sulla
collina di Cicala, ed inoltre ha individuato il
punto dal quale si può vedere la "Valle del
Sarno". D'altra parte si possono scorgere della
Casa del Bruno (presunta o vera) solo delle
rovine".
(Tratto
da: "Nola: trenta secoli fra storia e
leggenda" di Antonio e Paolo Minieri, Centro EDI,
Nola 1998)
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