Bruno e Gramsci

 

La filosofia di Antonio Gramsci

è l’orizzonte aperto e luminoso

di un umanesimo della libertà

fondato sulla dialettica infinita

della prassi; l’umanesimo bruniano

è la filosofia del cambiamento

e della “mutazione” esistenziale

di un universo cosmico, immortale.

 

Giordano Bruno descrisse nei Dialoghi

l’infinita evoluzione del cosmo

e le vicissitudini della libertà,

avvertendo le ragioni della vita

e il senso della morte, per una vera,

intrascendibile pedagogia dell’universo.

Gramsci sperimentò nel carcere

di Turi la prigionia più dura.

 

Il metodo dialettico e la ricerca critica

della verità nel momento della prassi

furono il fulcro, il fondamento e la ragione

del libero pensiero nella filosofia

di entrambi: l’uomo e la natura,

per la conquista eterna del futuro.

Ragione speculativa e prassi

accendono la luce nelle tenebre.

 

Il lavoro è la materia vivente

del pensiero, perché il pensiero è la forma

universale, la sintesi a priori della prassi.

La vita, il “rogo” e la filosofia del Bruno

sono l’incarnazione planetaria del fuoco

che alimenta la materia cosmica,

i mondi infiniti della prassi,

un’odissea morale, perenne, universale.

 

Nola, 3 aprile 2000

Luigi Simonetti