BRUNO e MARX Per
Bruno il
mondo cambia, perche’ l’
uomo non
contempla senza
azione e
non opera senza
contemplazione, sicche’ il
pensiero e’ la forma
del lavoro,
mentre il
lavoro e’ la materia
vivente del
pensiero. Anche
per Marx l’uomo e’ un universo, che
si accorge di esistere cambiando, cercando
nella prassi la ragione, il
senso del suo essere pensiero. Il mondo del
pensiero e’
progettualita’, fecondita’
teoretica e
centro della prassi, quando
l’uomo costruisce
il suo
destino in un processo
senza inizio
e senza
fine. L’
<<eroico furore>> e’ vita
della prassi perche’
la prassi
e’ vita
del pensiero. Bruno
e Marx
hanno rivoluzionato il punto di
vista, l’asse, il baricentro dell’
universo storico
del tempo. Realta’
e pensiero
per la prassi non
sono momenti
astratti o
vuoti simulacri, ma potenzialita’ dialettiche
del mondo, perche’
gia’ l’atomo possiede
il senso e la materia
della vita, l’energia
crescente, il palpito possente
di un
eterno divenire che
scopre nel <<soggetto>>
e per il <<soggetto>> il fascino e
il tormento
degli esseri
viventi, un attimo che
passa eternamente.
Luigi Simonetti (da
“Giordano Bruno:
L’universo e la memoria,
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