Bruno e Aristotele
Il
Bruno esalta l’energia della natura affermando
che le particelle della materia si
muovono tutte cangiando luogo e
disposizione , << fluendo, rifluendo ed
affluendo >> (1) : <<materia>> e <<forma>> ineriscono
a un unico <<essere>>,a un' unica <<radice>>. Non
solo il corpo animato, il <<composto>> contiene
inscindibile e a sé intrinseca l’anima,
come voleva Aristotele , ma anche ciò
che è <<semplice>> è intrinsecamente animato, perché
<< il tutto, secondo la sostanza è uno >> (2), e
la materia è palpito di vita . La
materia non è una <<selva>>, e non può essere
identificata col <<male>> o col <<peccato>> e
non è vero che per sé presa è << quasi niente >> . L’Aristotelismo
Tolemaico aveva isolato il
mondo dalla materia , Dio dal mondo , separando
<<materia>> e <<forma>>, <<cielo>> e
<<terra>> . Il
Bruno fa crollare l’ antico cielo della
vecchia metafisica , preparando un
nuovo cielo , quello in cui si muove la
terra stessa, insieme agli altri mondi , che
non posseggono natura diversa : cielo
e terra fanno parte dell’ <<universo>> . Crolla
l’antica fisica geocentrica e
l’universo si pluralizza, <<si espande>> e
si armonizza in una sintesi nuova di
elementi unitari, molteplici e diversi . L’
eliocentrismo di Copernico si arricchisce di
nuovi orizzonti di pensiero . Giordano
Bruno comprende la personalità di
Aristotele, la sua peculiarità di
indagine, il suo percorso logico , una
respinge l’autoritarismo dogmatico , affermando
la necessità di riscoprire , approfondire
la filosofia dei Presocratici . Storicizza
problematicamente la scienza di
eccezionali filosofi antichi, maltrattati da
stupidi pedanti incapaci di capire la
modernità esemplare di geni autentici , come
Democrito, Eraclito, Parmenide, e
di tanti maestri del libero pensiero . Il
Bruno squarcia le nuvole del <<semplicismo peripatetico>>
degli <<imitatori>> di Aristotele e
specchia il suo pensiero in una dimensione policentrica
, planetaria , cosmica , dialettizzando
il <<finito>> e l’<<infinito>> , in
una prospettiva universale, autentica, immortale .
Nola ,
13-10-1999
Luigi
Simonetti
(da “Giordano
Bruno: L’universo
e la memoria,
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