...sulla parità dei sessi...

Carissimi e fedeli lettori. Siamo giunti alla quarta puntata di questa saga che sto trattando: le diversità dei sessi. Tutti voi sapete che sono un giudice imparziale, ed è in virtù di questa imparzialità che quello che dico è (e diventa) verità assoluta.

Mi appoggio sui ragionamenti di un mio amico per creare l'antefatto, lasciando al mio genio la libertà di spaziare tra i meandri dei pensieri e delle sensazioni...

Alcune donne ritengono di comandare sugli uomini in virtù degli effetti che fa su di noi la "passerina": fin qui niente di nuovo, è sempre lo stesso potere malefico e ipnotico che le curve esercitano ... Ma! in cosa comandano? il massimo che possono ottenere è un aumento in vile denaro (a patto di dargliela per tutta la vita al capo sperando inoltre che non ne assuma una migliore) o decidere dove si va la sera... noi uomini però sappiamo bene che questa non è una vera e propria conquista: sai che novità...

col potere che hai _ _ _ (ipnotico)

mi porti dove vuoi

basta che me la dai

perché se ti stupro son cazzi tuoi

[rima alternata]

Ed è qui che noi vinciamo: concediamo quello che non ci interessa per ottenere ciò che realmente ha valore (do ut des).

Non credete, o lettori, che esista una vera parità dei sessi, l'uomo (anche se pigro) comanda perché é padrone del suo mondo e di ciò che gli è a disposizione, non ha problemi a concedere un capriccio se fosse necessario per soddisfarsi: si comporta con le donne esattamente come fa con un asino dandogli uno zuccherino ogni tanto... ed è qui che troviamo la forza, il coraggio, la sfrontatezza... del domatore! Con questo non voglio accostare le donne agli animali perché non sarebbe giusto né corretto (non ho ancora capito nei confronti di chi), ma per amore di verità sono obbligato al paragone.

Oltretutto si possono elencare una marea di diversità, partendo da quelle fisiche (che tutti noi ben conosciamo) arrivando a quelle psicologiche (che un mio amico si è gia occupato di trattare).

Fin qui ho dimostrato che le donne sono esseri inferiori a noi (Vabbè che Dio è onnipotente, ma ha dovuto tirarla fuori da una costola che era ovviamente limitata...), quindi teoria (io, più che altro) vuole che essa sia sottomessa al primo capriccio del maschio, alla casa, alla cena... ma se ci guardiamo intorno possiamo vedere che le cose non vanno proprio così... tutte le diversità sfociano nello stato attuale: le donne godono di un'aura mistica di "purezza-fragilità-tenerezza" che insinua in noi uomini un senso di protezione che il più delle volte ci frega.

Ma perché dobbiamo fotterci con le nostre stesse mani? Lo sappiamo benissimo che loro sono delle stronze: prima se la tirano, ti fanno eccitare in mille modi che conoscono fin troppo bene, per poi stroncarti malamente obbligandoti a trattenerti (e tu sei lì che fremi) e loro godono di vederti in questo stato, giocano con il loro corpo facendosi guardare (a volte anche toccare) fingendo di non accorgersene... e si beano di vederti loro schiavo, adoratore di ciò che vorresti... e che lei ha. Dopo questi giochini ripetuti fino al limite di sopportazione, quando la tua carica repressa e i tuoi ormoni stanno per prender vita, capiscono che forse è il caso di darsi con dolcezza piuttosto che essere prese con violenza... e loro coronano questa bastardata! Ditemi voi se è giustizia avere una marea di orgasmi (dopo il loro fottutissimo giochetto del tirarsela)... mentre la nostra sofferenza ha il solo sfogo in un solo orgasmo di pochi secondi...???

Visto e considerato il tutto posso affermare che le donne sono inferiori perché il comando è nostro e nostra è la discrezione sul fare o disfare... ma purtroppo riescono ad attirarci nella loro trappola, ci ammaliano, ci succhiano i nostri poteri, decantano vantaggi che potremmo avere stando con loro in modo "serio" (ma che alla fine non potremo mai godere)...

Purtroppo (e per fortuna) la natura le ha dotate... la bernarda ci terrà sempre schiavi e sottomessi… ma come fanno a vincerci? ...con un "bacio di Giuda al sapor di champagne"...

"Caron, non ti crucciare: vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole...e più non dimandare"

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