IL SEME DI MIGLIO

  (Panicum miliaceum)

 

Testo di Ivo Ginevra

Foto Alcedo

Pubblicato su Alcedo n. 16 anno 2004

ORIGINE

 

Miglio bianco e miglio giallo

 

L'origine del seme di miglio è abbastanza incerta e piuttosto remota. Probabilmente fece la sua apparizione in contemporanea nell'arcipelago Indiano, in Asia orientale ed in Africa. Ancora oggi in questi luoghi originari è considerato l'alimento base di alcune popolazioni, vedi su tutte il Senegal e la Mongolia. Circa 8000 anni fa fece anche la sua comparsa in Europa, precisamente in Grecia dove sono state trovate tracce attestanti la sua consumazione dapprima dalle genti nomadi e poi dalle comunità stanziali. Nel 7000 A. C. fu coltivato con regolarità dalle popolazioni che erano stabilmente insediate in Iugoslavia, in particolare lungo il corso del Danubio.

Di sicuro si può affermare che il miglio è fra i cereali più antichi facenti parte dell'alimentazione umana e le sue tracce sono state scoperte dagli esperti in quasi tutte le grandi civiltà, come ad esempio i Babilonesi, gli Egiziani, gli Etruschi. Nel Medio Evo era abitualmente coltivato in quasi tutta Europa, ed in Italia settentrionale debitamente pestato divene un piatto tipico: la polenta.

La storia Italiana ci tramanda due episodi su tutti da dove si ricava l'utilità immensa che ebbe il miglio e, precisamente nel 1378 Venezia, si salvò dal lunghissimo ed estenuante assedio dei Genovesi, solo per la gran quantità di miglio conservato nei suoi magazzini diventando così la più grande repubblica marinara di tutti i secoli, e nel 1816-17 in seguito alla più grande carestia che stravolse il nord Italia "quando per sopravvivere la gente mangiava miglio pestato" (Teresio Valsesa). Solo appena cent'anni dopo, precisamente alla fine della prima guerra mondiale, la povertà estrema impose ancora una volta il ritorno all'uso del miglio nell'alimentazione umana.

Il suo declino è dovuto allo sviluppo delle coltivazioni di granoturco, riso, avena, patata e frumento di gran lunga più remunerative e versatili.

 

CARATTERISTICHE

 

Il miglio è un'erba annua della famiglia delle graminacee ed appartiene al gruppo dei cereali. La pianta è alta da 0,5 a 1,5 m.. Le sue foglie sono lanceolate con guaine irte di peli molli.

Miglio rosso

La pannocchia è grande, penzolante e piena di spighe. Il chicco lucido e di forma ovale è avvolto dal gluma ed ha un diametro di 2 - 3 mm.. Lo si trova nelle varietà bianca, gialla, rossa e non si deve confondere con quella nera, meglio conosciuta come "Africana" (Pennisetum iyphoideum) perché questa deve considerarsi come "pianta poltiglia" con cariossidi più dure rispetto a quelle del miglio e col fusto alto circa 2,00 m.. Inoltre ha qualità nutrizionali minori rispetto a quelle del miglio che lo rendono di scarso valore commerciale, ma attualmente è la base dell'alimentazione nelle popolazioni africane e del loro bestiame.

Il perché della diffusione del miglio è molto semplice e si può facilmente individuare, oltre che nell'alto valore nutritivo e nella buona digeribilità, anche nel ciclo biologico della pianta. Il seme, infatti, non necessita di una profonda aratura del terreno e matura in breve tempo. Cresce anche in terreni poveri e sopporta bene la siccità. La sua conservazione è peraltro agevole, può arrivare anche fino a vent'anni, con un trasporto molto semplice. Il raccolto di solito è abbondante. E', dunque, in poche parole un seme generoso. Leonardo da Vinci in una sua semplice novella recita : la formica trovato un grano di miglio, il grano sentendosi preso da quella gridò :"se mi fai tanto piacere di lasciarmi fruire il mio desiderio del nascere, io ti renderò cento me medesimi". E così fu fatto.

 

Miglio germinato 24 ore

Il miglio è abbastanza utile e serve anche per diverse applicazioni, fra le quali mi piace citare il suo estratto oleoso quale base per le tinture di capelli. Tale olio serve anche per irrobustirli quando sono deboli o sfibrati ed "i soliti ignoti" dicono anche per arrestare la caduta degli stessi. Sigh!

Con i suoi chicchi si fanno dei cuscini che procurano un sonno gradevole. Questi sono permeabili all'aria ed in grado di dare un effetto rinfrescante nelle notti d'estate, mentre conservano il calore nella stagione fredda. Inoltre l'adattabilità dei chicchi libera dalle contrazioni muscolari ed allenta la morsa dei dolori cervicali e del mal di testa, garantendo la posizione ideale della colonna vertebrale dal punto di vista ortopedico.

Facendolo macerare si ottiene una bevanda simile alla birra, ma più dolce ed in Romania si produce anche il vino di miglio.  In erboristeria è usato per fare un decotto dagli effetti lassativi e per ridare smalto e lucidità alle unghie ed ai denti. I gambi appositamente trattati, servono per fabbricare scope e per finire una nota casa automobilistica ha cominciato la sperimentazione dell'olio di miglio quale combustibile e lubrificante per le macchine da strada e non.

Nell'uso umano è consigliabile servirsi solo di semi provenienti da agricoltura biologica perché questi non sono trattati chimicamente. Inoltre, sono anche più puliti di quelli per altri usi, data la naturale tendenza del miglio a sopportare abbastanza bene i lunghi periodi di conservazione e quindi l'ovvio accumularsi delle polveri.

 

VALORE NUTRIZIONALE

 

E' un cereale che presenta interessanti caratteristiche nutrizionali. Come l'avena, l'orzo ed il fatto è considerato "cereale integrale" proprio perchè il germoglio non viene tolto insieme al gluma.Le sue proprietà sono fra le più nutrienti in senso assoluto perché abbonda di vitamine del gruppo A e B, proteine digeribili, acidi, carboidrati, minerali ecc. In modo particolare è ricco di ferro (9mg.), fosforo, potassio, magnesio, silicio (quest'ultimo prezioso nelle convalescenze, stati astenici ed è un ricostituente del sistema nervoso). L'acido silicico, fondamentale per il metabolismo, regola il rifornimento di ormoni, il bilancio idrico ed il cambio delle sostanze nutritive. Inoltre, ha effetti benefici sulla pelle, ossa, cartilagini, vasi sanguigni, tessuto nervoso e mucose.

Fra gli acidi, in quantità notevole, primeggia durante la fase di germoglio, il fitino utilissimo per l'assorbimento del ferro, calcio, potassio, fluoro e zinco.Alto è anche il contenuno di tecitina e colina, necessario agli organismi debilitati o particolarmente stressati. Il contenuto di grassi varia dal 3 al 4,2%, ma più del 50% sono grassi insaturi e primeggia l'utile acido linoleico.

Il miglio, inoltre, non contiene glutine e quindi è un alimento idoneo a chi è allergico ai cereali. Infine ricordo che 100 grammi di miglio contengono in percentuale 360 calorie, oltre al 12,6% di acqua, il 3,1% di fibre ed il 74,1% di carboidrati.

USO ORNITOLOGICO

Il miglio è il seme nutrizionale per eccellenza in qualsiasi miscuglio per uccelli esotici, così come la scagliola lo è per i canarini ed i fringillidi in genere. A questi ultimi è poco gradito e generalmente manca nelle varie miscele di semi, con la sicura perdita di fornire un apporto sano ed economico alla loro alimentazione ed alle tasche dell'allevatore.

Le principali varietà di miglio disponibili sul mercato sono: il miglio giallo (il più comune e più utilizzato), il miglio bianco (di qualità superiore e quindi sicuramente di maggior pregio) il miglio rosso (che risulta leggermente più duro rispetto a gli altri tipi) ed il miglio giapponese (con semi tanto teneri da sbucciarsi con le dita, ma più ricco rispetto agli altri di proteine).Sulle ottime qualità alimentari del miglio nell'uso ornitologico v'invito a voler osservare la tabella qui sotto riportata, raffrontando le voci con quelle degli alimenti poveri e più comuni usati in ornitologia, premettendo che le varietà di miglio giallo, bianco e rosso hanno gli stessi identici contenuti nutrizionali.

 

PROTIDI

GRASSI

CARBOIDRATI

MIGLIO

9,6 - 12%

3,7%

59 - 74,1%

PANICO

9,6 - 10,6%

4,5%

58,7%

SCAGLIOLA

13 - 15%

5 - 6%

50 - 55%

AVENA

11 - 15,6%

6,1 - 9%

64 - 68%

GRANO SARACENO

11,6%

2,5%

60 - 71,2%

NIGER

18 - 21%

32 - 40%

15 - 21%

LINO

22 - 25%

34% (insaturi)

25%

CANAPA

15 - 18%

29 - 30 %

26 %

RISO VESTITO

7,4%

1,8%

65,3%

SORGO

11,1%

2,7%

69,5%

 

In conclusione ed alla luce del raffronto sopra indicato tutto a favore del seme di miglio, non posso far altro che consigliarne il suo utilizzo a tutti gli allevatori, aggiungendolo magari alle miscele già pronte dove non è presente. Usarlo vi conviene perché le sue qualità sono tutte benefiche e ve lo pronuncio così come lo disse uno dei "Sette Samurai" parlando dei contadini giapponesi nel bellissimo film del grande maestro Akira Kurosawa: "a questi qui che mangiano miglio non li può ammazzare nessuno. Sono forti come il ferro e non muoiono mai!".

Ivo Tiberio Ginevra