IL DIAMANTE ZEBRATO (O MODESTO)

Articolo di Ivo Ginevra

Pubblicato su Alcedo n. 8 anno 2003

Diamante zebrato maschio

In un mio precedente articolo sulla Nonnetta mi ero posto il perchè certi nomi poco idonei sono affibbiati a degli uccelli che non ne rispecchiano neanche lontanamente le caratteristiche, e la splendida lonchura sopra menzionata è indubbiamente un caso paradossale, trattandosi del contrasto per eccellenza tra statico e dinamico. Oggi, scrivendo del Diamante Modesto, mi si è ripresentato lo stesso problema, perchè ritengo sia abbastanza stupido chiamare "modesto" un uccellino che di modesto ha proprio ben poco, se non il carattere semplice e discreto. Certo, se dobbiamo per forza paragonare i suoi colori e disegni a quelli dei cugini australiani,(vedi Diamante di Gould, Diamante Fetonte, Diamante Guttato, etc.) il nostro Estrildide è indubbiamente il più "modesto", ma per favore, non offendiamo più chiamandolo in tal modo. Amiamo, piuttosto, la sobrietà dei suoi colori, la regolarità dei disegni e chiamiamolo con il nome di Diamante Zebrato perchè, oltre ad essere il più appropriato, è sicuramente quello che gli rende meglio giustizia.

Lo standard: Proprio le zebrature sono, infatti, le caratteristiche peculiari della splendida Amadina che devono essere regolari e simmetriche, di un buon colore scuro sia nel petto che nei fianchi. Le zebrature hanno il pregio di risaltare sul candido bianco del petto, del ventre e dei fianchi. Lo stesso discorso vale anche per il codione, che deve essere bianco con zebrature brune e precedere una coda di un vivo colore nero bruno, dove dei punti bianchi saranno presenti nelle rettrici esterne della parte inferiore. Questi punti bianchi adorneranno anche la parte terminale delle copritrici alari e le stesse ali, di un bruno scuro, devono mettere in evidenza un disegno semicircolare e simmetrico formato dalle bordature bianche delle remiganti. Il regolare disegno appena descritto è ancor più messo in evidenza dal colore bruno scuro del dorso. Le zampe sono bruno chiaro, con le unghie antracite, mentre le piume sottocaudali sono bianche.

Nel maschio è molto bello e caratteristico il colore rosso carminio scuro della testa, che partendo dall'attaccatura nera del becco si estende a calotta fino all'inizio della nuca. Questo splendido riflesso rosso si può apprezzare soltanto se l'uccellino si esamina sotto una giusta luce, altrimenti al suo posto si vedrà soltanto un comunissimo colore bruno scuro. La testa è anch'essa di un bruno scuro, da dove spicca, ai lati del collo e nelle guance, una colorazione bianca e appena velata di bruno. Il becco, di un brillante antracite carico (color piombo all'attaccatura della mascella inferiore) è collegato agli occhi (con cerchiature perioculari anch'essi di colore antracite) da due redini nero-bruno. La gola bianca mette in evidenza una piccola e regolare bavetta nero-bruna velata anch'essa di un tenue rosso carminio scuro, e rappresenta un altro segno distintivo del maschio zebrato.

Diamante zebrato femmina

La femmina è priva della calottina rosso carmino scuro sulla testa e della bavettina sotto al becco poi, per il resto, è praticamente uguale al maschio, tranne che per un leggero sopracciglio bianco nell'occhio. La taglia deve essere di un minimo di 12 cm., ed insieme alla proporzione e forma è il tallone d'Achille di questo diamante australiano. Infatti, da un po' di tempo a questa parte, si vedono soggetti particolarmente piccoli ed affusolati. Purtroppo, questo scandimento della taglia si manifesta soprattutto con un esile petto, ed il soggetto assume nell'insieme un'aria affusolata, gracile ed a volte anche malaticcia; pertanto, il giudice nell'esposizione avrà subito buon gioco nel valutare l'Amadina modesta. Peraltro, dopo tutto quel popò di standard che ho appena descritto sopra, appare abbastanza chiaro che mostrare ad un'esposizione un bel Diamante Zebrato con tutte le carte in regola, non è cosa da poco. Basti pensare che la semplice mancanza di qualche piuma o penna interromperà il disegno simmetrico e semicircolare del dorso formato dalla punteggiatura bianca sulle ali, o peggio, spezzerà il marcato e regolare disegno delle zebrature sul petto o sui fianchi. Anche la mancanza di una timoniera esterna farà venire meno la tipica bordatura bianca della coda che, anch'essa, non passerà inosservata. Sicuramente queste difficoltà espositive fanno sì che il Diamante zebrato stia un po' scomparendo dalle mostre ornitologiche oltre, e sicuramente, allo scarso valore commerciale che "modestamente" accompagna il nostro beniamino.

Piccoli di diamante zebrato

 

L'allevamento: Il mantenimento in cattività del Diamante zebrato non desta alcuna preoccupazione di sorta; pertanto, valgono le solite raccomandazioni di carattere generale, quali pulizia, un buon misto per esotici, luce, aria, un adeguato spazio di volo, etc. La riproduzione con l'ausilio delle balie è veramente semplice, perchè il Diamante modesto si adatta con facilità alle gabbie da cova, alle cassette da nido per esotici, a qualsiasi tipo di materiale gli è fornito per la sua costruzione, etc. Solo alcuni consigli, quali non esagerare nella somministrazione di questo materiale per l'imbottitura del nido perchè il maschio, peraltro molto attivo nella costruzione del nido, ha la cattiva abitudine di continuare a rivestire il sito della riproduzione fino a seppellire letteralmente le uova deposte dalla partner, con la conseguente perdita della covata. Questi estrildidi sono anche formidabili covatori e forse anche troppo, visto che raramente abbandonano la cova, con la conseguente moria del pullus appena avvenuta la schiusa delle uova. Quando questo non succede, sarà spesso la fame a distruggere l'intera nidiata. Sfortunatamente, anche se il nostro zebrato accetta facilmente qualunque alimentazione gli è fornita durante il periodo riproduttivo, raramente provvede all'imbeccatura della prole: da qui il ricorso massiccio ed incondizionato degli allevatori all'utilizzo delle balie. Inutile ribadire il principio di usare le balie solo in caso di necessità, e far sì che questo rappresenti l'eccezione e non la regola. D'altronde, il tempo dei facili profitti legato allo sfruttamento di questo piccolo esotico è completamente tramontato, quindi sarebbe ora di lavorare su dei ceppi domestici allevati senza ausilio delle balie, un po' come oggi si sta facendo finalmente con i Diamanti di Gould. Ritengo, e non sono il solo, che l'allevamento in "purezza" della specie eviti lo scadimento del ceppo, con tutti i suoi processi degenerativi sulla taglia ed aberranti nel comportamento.

In ibridazione: L'Amadina modesta concede notevoli soddisfazioni. Infatti, si comporta in maniera più che versatile, conferendo generalmente all'ibrido un aspetto elegante e venato di rosso sulla fronte e nella coda. Grazie alla sua taglia medio-piccola lo Zebrato consente, nell'ibridazione fra estrildidi, di usare in modo indifferente sia il msachio che la femmina; inoltre, le affinità con i suoi parenti australiani e con le Loncure, aprono all'ibridatore un fervido scenario di fantasia. Il Diamante Zebrato è, in effetti, da considerarsi come un vero e proprio Jolly. Fra i suoi F1 eccellono, per eleganza dei colori, quelli con i DIamanti Ruficauda, Bichenow e Fetonte, mentre splendidi per le particolarità dei disegni sono quelli con l'Astro Aurora, Melba e Donnacola petto bianco. Economici per i costi della realizzazione e di sicuro successo sono, invece, i suoi ibridi con i Diamanti Mandarino, Guttato e Coda Lunga, quelli con il Passero del Giappone, il Domino ed il Becco D'Argento. Il nostro estrildide ha anche una mutazione definita nelo standard della COM come "Isabella", ed anche se tale dominazione ha creato non pochi problemi i identificazione - giustamente altri la definiscono Agata - all'ibridista basta sapere che tale forma mutata si concreta in una diluizione del colore, che addirittura rende ancor più luminoso il rosso carminio della testa. Inoltre, trattandosi di un fattore sessolegato, affascinare la mente del sognatore con costruzioni inedite è cosa abbastanza semplice. Basti pensare, ad esempio, di accoppiarlo con una femmina di Passero del Giappone crema ino o con un Diamante Codalunga ino, o con qualunque altra forma mutata e non, per creare dei capolavori veramente unici. I temerari od i pazzi sognatori possono spingersi fino alle frontiere dell'ibridazione e sperimentare guardando al Diamante Variopinto, al Coda Aceto, all'Amaranto, ai Granatini ed anche alle Lonchure come le nonnette. Se non è un Jolly questo...ditemi Voi.

Ah! Dimenticavo: dobbiamo ancora continuare a chiamarlo..."modesto"?

Ivo Ginevra

 

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