IL
DIAMANTE CODALUNGA DA ESPOSIZIONE (Poephila acuticauda) La fauna australiana
ha nel Diamante coda lunga uno dei suoi esemplari più tipici e addirittura
più belli che un allevatore di Estrildidi possa desiderare. Una considerazione
particolare deve porre l’allevatore nella selezione del Diamante codalunga,
proprio alla coda. E' già esplicito capire dal nome di questo diamante,
che la coda è una delle principali
voci di giudizio. Le due timoniere centrali devono addirittura misurare
9 cm., mentre le restanti penne hanno una lunghezza totale di 5 cm..
Il resto
del corpo deve avere una misura d'altrettanti 9 cm. Quindi, riassumendo,
la lunghezza complessiva ideale di questo soggetto è di 18 cm. equamente
divisa a metà fra corpo e coda. Chiaramente è un difetto da penalizzare
una coda troppo lunga o troppo corta. La forma deve esprimere nell’insieme,
armonia e robustezza specialmente nelle parti superiori, mentre nelle
zone inferiori in modo particolare nel ventre, è sempre da preferire un
aspetto molto affusolato.
IL DISEGNO I disegni distintivi di questo splendido diamante australiano sono quelli marcati e tipici dei Poephila. Infatti, anche i suoi cugini Diamante bavetta e Diamante mascherato hanno gli stessi tratti distintivi, e cioè la bavetta, le redini, il calzone. Nel diamante codalunga, la bavetta è più estesa possibile con forma trapezoidale ed assolutamente ben disegnata; i suoi cugini, invece, la possiedono più piccola, come nel caso del Diamante bavetta. Che la bavetta sia nettamente disegnata e più estesa possibile, è un requisito essenziale. Altro segno distintivo sono le redini, precisamente quella fascia che congiunge l'occhio con la parte superiore del becco. Queste devono essere qnch'esse ben nette, delineate e marcate. Viceversa, sottili o peggio interrotte, andranno a penalizzare notevolmente l'estrindide che, oltre a perdere una delle parti caratteristiche del proprio disegno distintivo, perderà completamente il fascino di mistero che questa striscia sa esprimere. Terzo elemento distintivo è il calzone, così chiamato parafrasando il capo tessile adoperato dall'uomo: infatti coprirà la gamba e contribuirà a fare una forma slanciata al ventre, o ad appesantirlo se quest'ultimo è grasso. Così come le redini e la bavetta,dev'essere ben delineato e più largo possibile. Vale anche per questo la penalità se la forma è sottile, sfumata, non simmetrica o peggio irregolare. Un pregio particolarmente ricercato e che spesso dai più viene scambiato per difetto, è quel sottile filo bianco che compare simmetricamente nelle remiganti esterne del diamante codalunga. Altro pregio da considerare particolarmente, ma anch'esso scambiato per difetto, è una macchia bianca e simmetrica che riguarda le due timoniere esterne. Anche la separazione tra il dorso e la nuca deve essere, come tutti i disegni di questo diamante, ben netta e delineata. IL COLORE
I
colori del diamante codalunga vanno dal nero al bianco, dall’azzurro
al ruggine, variano quindi interessando
sia i lipocromi
che le melanine, le eumelanine e le feomelanine. Rigorosamente
nero smagliante e uniforme sarà il colore della bavetta, del calzone,
delle redini, della coda e dell’occhio. Particolarità
dei diamanti australiani in genere è quella di avere un piumaggio abbastanza
serico, aderente al corpo e molto consistente, specialmente nelle zone
dove si estrinseca il disegno. Anche il codalunga possiede queste particolarità
del piumaggio. Infatti, è uno di quei pochi uccelli da gabbia che non
ha le classiche sbuffature ai fianchi e nel sottocoda, anche se ultimamente
si cominciano a vedere, purtroppo, dei soggetti con queste sbuffi fuoriuscenti
dalle ali. Una particolare
attenzione merita, come già detto prima, la coda del nostro estrildide con
le sue due caratteristiche timoniere centrali larghe e robuste nella
parte iniziale e centrale e di ” buona consistenza” fino agli apici.
E’ ammessa anche una leggera rialzatura in alto di quest’ultime
nella parte finale. Assolutamente da scartare i soggetti con una coda
sfilacciata o striminzita e particolarmente sottile nella parte finale.
Una coda con timoniere troppo sottili o diseguali è chiaramente
da penalizzare e la penalità sarà grave se mancherà una o peggio ancora
ambedue le timoniere centrali. IL
PORTAMENTO
CONDIZIONI
GENERALI La pulizia
e la salute sono richieste per tutti gli uccelli da gabbia, d’altronde
è inconcepibile vedere in una gabbia da esposizione un soggetto gonfio, “ appallato
“ o particolarmente sporco. Il nostro diamante codalunga
di per sé è un animale che, dotato dalla natura di un piumaggio serico
e brillante, difficilmente si vede in condizioni dimesse, tuttalpiù
potremo vederlo con qualche penna rotta, sciupata, ma in ogni caso,
le timoniere centrali devono presentarsi usurate o spezzate.
Stesso discorso vale anche per le penne dell’ala, che non
devono esprimere un senso di trascuratezza con delle sfilacciature laterali
dovute allo sciupìo. Sia le zampe che il becco non devono assolutamente
presentare scagliosità .
Il becco non deve avere la parte superiore più lunga di quella inferiore,
e le due parti devono unirsi
perfettamente. L’attento
allevatore al fine di evitare stupide penalità nelle condizioni generali,
deve per tempo preparare il soggetto alla mostra, tirandogli le penne
rotte o usurate e facendo sì che
queste ricrescano ben pulite, somministrando l’acqua per il bagnetto
quotidianamente. Inoltre, taglierà per tempo le
unghie troppo lunghe ed il becco che nella sua parte terminale superiore
è un po’ più cresciuto rispetto a quella inferiore. Il diamante codalunga, essendo tra l’altro un animale abbastanza prolifico, se allevato bene e ben selezionato è in grado di dare all’allevatore innumerevoli soddisfazioni alle mostre ornitologiche perché riesce sempre, con i suoi colori sobri, i disegni marcati ed il suo portamento fiero ed attento, ad impressionare favorevolmente sia il giudice che il distratto visitatore della esposizione. |