IL PICCOLO CANTORE DI CUBA
Tiaris canora


Appartiene al genere Tiaris, sottofamiglia degli Emberizini e prende il nome proprio dall’isola dov’è maggiormente diffuso, anche se in piccole colonie vive nelle isole limitrofe, in Giamaica e in Florida.
La specie ha un evidente dimorfismo dei sessi.
Il maschio è riconoscibile anche a distanza per la sua caratteristica striscia di colore giallo intenso che partendo dai sopraccigli scende circolare fino alla gola, allargandosi un po’ verso la nuca. Questo disegno comunemente chiamato “collare”, racchiude in se una maschera facciale nera da cui spicca un forte e corto becco di un nero lucido. Il dorso è di una tonalità verde oliva con infiltrazioni brune e le parti esterne delle remiganti si mostrano appena venate di giallo, così come quelle delle timoniere.
I fianchi brunastri sfumano all’interno verso il sottopetto in un grigio di tonalità sempre più carica che evidenzia il largo petto di un bel colore nero, atto a far risaltare il giallo acceso del “collare”. Il ventre è di uno scolorito grigio-bruno-biancastro.
La femmina ha una tinta, indubbiamente più scialba e la striscia circolare è sottile, corta e di una tinta arancio-brunastra. Il sottogola così come tutta la zona all’interno del collare è di un bruno aggriggiato.
I giovani hanno un colorito uguale a quello della femmina ed intorno al cinquantesimo/settantesimo giorno di vita, cominciano ad evidenziare il nero del sottogola e la striscia gialla dei maschi.

Il suo habitat naturale lo vede proliferare tra foreste e praterie.
È un uccellino particolarmente affamato e sempre in movimento alla ricerca ovunque di mangiare, pertanto la sua dieta a base di grani, è indirizzata ovunque, coltivazioni comprese, dove appetisce le verdure con i loro semi. Occasionalmente e solo durante il periodo riproduttivo nutre i piccoli con minuscoli insetti.
Di recente nella sua continua ricerca di cibo, si è spinto sempre più addentro a città e villaggi, cominciando a perdere l’indole forastica.
Allo stato libero preferisce costruire il nido fra i cespugli a poca altezza da terra, o nel folto della foresta usando dei fili d’erba intrecciati fra loro a forma di cono capovolto con una larga base ed un’entrata tubolare, piuttosto lunga.
In media fa 2-3 covate portate a compimento da entrambi i genitori che scacciano i loro piccoli appena svezzati per intraprendere la successiva covata.
Le uova sono generalmente 4 con il polo superiore particolarmente stretto e quello inferiore più largo. Sono bianco-bluastre macchiettate di bruno-rossastro.
Il suo canto non costituisce alcuna attrattiva e questo uccellino ha risentito molto della chiusura delle importazioni, divenendo abbastanza ricercato dagli allevatori, infatti, i soggetti che si trovano in cattività provengono da ceppi oramai stabili di allevamenti amatoriali.

INTERVISTA DOPPIA SULL’ALLEVAMENTO DEL PICCOLO CANTORE DI CUBA

Pubblicato su Alcedo n. 41/2008

Da un po’ di tempo a questa parte mi è scocciato fare i soliti articoli sui nostri beneamati uccellini, intendo solo in merito alla forma degli articoli stessi, e inoltre ho il gusto sadico a tormentare il nostro “Massimo” direttore con problemi d’impaginazione e stampa della rivista; pertanto in ossequio a queste mie esigenze d’originalità e “rompimento”, ho trascritto le esperienze sul Piccolo Cantore di Cuba di due allevatori che lo riproducono in modo differente, usando la forma d’intervista doppia, nella speranza che questo possa vivacizzare la lettura.Nella griglia che segue, troverete al centro le stesse domande che ho posto ai due pazienti allevatori e, sia a destra che a sinistra, le risposte fornite da entrambi, ognuna nella propria colonna.Allora cominciamo.

 

Ivo Ginevra

 

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