RICETTA
La Pasta Vendicativa del Dottor Mabuse
Provvedete
a procurarvi un machete. Sgozzate un maiale e provvedete a farcene della
pancetta. Quando la pancetta sarà stagionata, sarà pronta per l'uso.
Affettate
la pancetta a tocchi non troppo grossi in quantità a seconda del vostro
colesterolo (si consigliano almeno 400 gr). Mettetela in una capiente padella
con un filo d'olio e lasciatela a sfrigolare a fuoco lento (come la
vendetta). Nel mentre che la pancetta si sfrigola, potrete prendere una mezza
cipolla rossa come il sangue dei miei nemici e tagliarla fine. Poi prendete
una Beretta calibro 9 e sparate alla prima persona che passa sotto la
vostra finestra, non servirà ad aumentare la bontà della pasta, ma bensì a
sfogare la vostra rabbia.
Potete,
a 'sto punto, gettare la cipolla nella padella, dopodiché uscite nel
vostro orto (se non ce l'avete, andate in quello del vicino, che tanto la
roba la paga lui) e, dopo aver sparato alla eventuale vicina incupita dal
vostro furto, grassate (rabbate) un paio di peperoncini molto piccanti, che
taglierete fine fine e getterete assieme alla cipolla ed alla pancetta.
Nel
mentre che pancetta, cipolla e peperoncino finiscono di dorare, prendete una
pentola con acqua e sale e depositatela sul fuoco (non lo stesso se no siete
delle teste di kaiser). Quando l'acqua bolle, buttate mezzo chilo di
pasta (ad esempio bucatini) ogni due persone e scoreggiate sonoramente.
Odorate
l'essenza sprigionata dalla vostra flatulenza mischiata alla scuitisezza (non
è un errore di battitura) della pancetta. Dopo aver ripreso conoscenza, potrete
buttare il pumodoro (una bottiglia di passata, che tanto poi evapora) e
rimiscolate abbundantemente sia il sugo che la pasta. Aggiungete un po' di
sale nel sugo e negli occhi e nelle ferite del prigioniero incatenato al
vostro muro. A cottura esaurita, sculate la pasta (rigorosamente con uno
scolapasta ricavato da un elmetto della seconda guerra mondiale crivellato dai
colpi di un MG-40) e, sotto la minaccia di un mitra MP5, intimatele di
passare nella padella. Se non dovesse assecondarvi, mettetecela voi e poi sparate
al postino che sta arrivando in bicigletta, che tanto portan sempre brutte
notizie e tasse da pagare. Se si tratta di una bella postina, potete accontentarvi
di un fucile ad aria compressa nelle chiappe (il fucile o la fucilata?), o,
volendo,
Se
nel frattempo non vi si è bruciato ogni bene, girate la pasta fino ad omogeneizzarla
col sugo.
Servite
in tavola ancora calda, anzi bollente. Se volete, aggiungete formaggio grattugiato
(si consiglia pecorino romano), o, se aggrada le vostre preferenze suicide,
un po' di Penthotal.
Si
consiglia di trangugiare anche un buon vino rosso toscano (un paio di litri).
Dopo
aver ruttato senza pietà, potrete accendervi un buon sigaro o un candelotto di
dinamite, se preferite.
Buone
vacanze al vostro fegato (la pasta è vendicativa in quanto si vendica sul
vostro fegato) e buona permanenza al vostro colesterolo.
Lo chef Dottor Mabuse. (Se non l'aveste riconosciuta, è più o meno la amatriciana)
Questa pagina è stata scritta dallo stesso Mabuse. Se si escludono le parti che prevedono l'uso di armi contro persone indifese ed altre azioni illegali, la ricetta può essere eseguita veramente, ottenendo un risultato molto gustoso.