B u j i n k a n  N i n t a i  D o j o

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TAIJUTSU - LA LIBERTA’ DEL MOVIMENTO

Bisogna sapere casa fare del proprio corpo e della propria mente

di Enzo Rossi

Il pensiero delle tecniche e di come farle venire al primo posto per molte persone che si allenano e studiano l’arte del ninjutsu, specialmente se principianti.

Quando ci alleniamo,cerchiamo di capire le diverse tecniche guardando il risultato della singola tecnica. Ma se andiamo avanti solo in questo modo,anziché crescere nella nostra arte,ci fermeremo a livelli diversi di conoscenza tecnica e non raggiungeremo mai la reale via dell’arte.

Comprendere la via del “ninpo”, infatti, non vuol dire, in realtà conoscere un elevato numero di tecniche. Se vi allenate e insegnate in questo modo,mancherete la parte più importante ed interessante del vostro allenamento: il “taijutsu”. La parola “jutsu” non vuol dire solamente “tecnica”,il suo significato più profondo è più vicino a “conoscenza” oppure “comprensione”. Taijutsu è il metodo per sapere cosa puoi fare con il tuo corpo e il tuo cuore. Come funzione il tuo corpo,come risponde alle diverse cose e reagisce istintivamente al pericolo,alla paura,al dolore,alla felicità,o al clima,ad esempio. Il taijutsu mette in armonia il corpo e il cuore e vi offre possibilità che non sapevate di avere. “Ki” in giapponese ha molti significati: ” energia “è il primo al quale pensiamo, ma più importante è “cuore” oppure “sentimento”. “Hon” è la base, l’inizio di qualcosa. Pertanto “Kihon” sta per “l’inizio del sentimento” o “la base per raggiungere il sentimento”. “Kihon Happo” sta per le otto vie per avere i sentimenti di base necessari per il Taijutsu. In altre parole le sole tecniche di kihon possono dar vita ad ogni “ henka” (varianti), ad ogni movimento relativo a tecniche e al taijutsu vero e proprio. Con un buon taijutsu non c’è bisogno di altro. Si possono affrontare le situazioni più diverse e gli avversari più diversi ( struttura fisica, con o senza armi, ecc.), perché il taijutsu permette al tuo corpo e al tuo cuore di comprendere e dice al tuo cervello di accettare ciò che realmente non capisce, e questo ti dà la possibilità di entrare in armonia con le leggi della natura.

Il tuo corpo (se glielo permetti) reagirà sempre in modo naturale, mentre il cervello, a volte, ha qualche difficoltà ad agire in questo modo,così,ciò che il tuo cervello conosce è una cosa, mentre ciò che il tuo corpo,non sempre è condiviso coscientemente dal cervello.

Con il taijutsu si può dire che il corpo raggiunge il cervello e ne apre i blocchi,e con il cervello che recepisce come il corpo, il Ki naturale crescerà.

Se si allena il Kihon (il “sanshin” è anche il kihon) scoprirete che con il taijutsu e i movimenti spontanei,le tecniche semplicemente avvengono. Farete ciò che va fatto, perché sarà la reazione naturale del vostro cuore e del corpo a farlo.

Questo traguardo è possibile raggiungerlo impegnandosi molto nella pratica,nello studio delle tecniche, ma non nella loro memorizzazione o mera esecuzione ripetitiva,ma utilizzando l’allenamento per acquisire una forma fisica e mentale che permette a noi stessi di liberarci dalle “regole tecniche” per reagire sempre in modo spontaneo,immediato e per questo efficace. Con un buon taijutsu,inoltre,si è avvantaggiati anche nell’uso delle armi,in quanto essa (di qualunque natura) verrà impiegata come un prolungamento del proprio corpo,anziché come un attrezzo separato e la tecnica acquisterà in risultato. Lo studio del taijutsu è una parte molto importante del programma di ninjutsu Bujinkan e, forse,una delle cose che in modo più evidente differenziano questa arte da altri sport marziali.

Il 1998 (anno della Tigre) è stato un anno molto importante per tutti coloro che già praticano,o che desiderano studiare,il ninjutsu. Per la prima volta nella sua vita,è venuto in Italia ,il fondatore della Bujinkan nel mondo e soke delle nove scuole di ninjutsu e Budo Taijutsu studiate nel programma Bujinkan: dottor Masaaki Hatsumi.

Questo TAI KAI (grande incontro)è stato un evento mondiale in quanto oltre agli italiani ,hanno partecipato artisti marziali provenienti da più di venti Paesi del Mondo.

Ha avuto luogo a Levico Terme (Trento) nei giorni 1-2-3 Maggio 1998.

Come previsto dalla filosofia Bujinkan,non ci sono state gare o competizioni,ma tre intensi giorni di studio e allenamento,sotto la guida diretta del nostro soke Hatsumi.

Un seminario aperto ai membri Bujinkan,di tutti i livelli e agli amanti delle arti marziali in genere. Un’opportunità unica per vivere un momento storico vicino a un personaggio di fama mondiale,come il soke Hatsumi. Come lui stesso dice :

Quando una persona diventa soke,ci deve essere un periodo in cui deve vivere per il dovere di trasmettere questo tesoro agli amici marziali,le meravigliose vie marziali dell’umanità insegnate dal loro stesso maestro.” Durante questi ultimi anni così come per qualche anno ancora in futuro il mio ruolo è di portare avanti questo compito. La gente ,qualche volta, mi chiede se ho dei momenti terribili e angosciosi. Io rispondo quando incontro un buyu (amico marziale) che ama le arti marziali quanto nient’altro al mondo, qualsiasi cosa di quella natura ,semplicemente scompare, e la felicità, un’energia vitale concessami dai cieli ,si risveglia nel mio cuore.(…)”

“Anche se ho già più di 60 anni ,porterò io stesso la Sacra torcia della Bujinkan sia per l’interesse di quelle persone per le quali il Giappone è troppo lontano, sia per l’interesse dell’esame di 5° dan ,e intendo fare del mio meglio per difendere la pace e la prosperità dell’Umanità e della Natura”.

Secondo la più antica tradizione marziale il soke Masaaki Hatsumi è ancora oggi il fautore del rapporto diretto tra maestro e allievo,”a tu per tu”,e recandosi nei vari Paesi del mondo a insegnare direttamente offre la possibilità agli allievi che ancora non lo conoscono di poterlo fare e di poter “vivere” tre giorni di lezioni impartite dal maestro caposcuola Bujinkan .

Ogni anno viene scelto un tema particolare di studio(oltre il programma tradizionale completo).Il tema dell’anno 1998 è stato lo studio della scuola Shindenfudo ryu Happo Biken, che è stata insegnata dal soke durante il Tai Kai in Italia. Lo Studio comprende, oltre il taijutsu, l’impiego di tutte le armi di questa scuola, cioè : bokken, kodachi, bo, hanbo, jo, naginata, yari, kusarifundo.

 

 

 

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