Questo pesce, per il bacino del Vara e del Magra, è una favola (bella). A pagina 112 della carta ittica della provincia della Spezia (1990) si legge: "Il temolo, autoctono dell'Italia settentrionale, è stato recentemente introdotto (1986) nella zona Mista del Vara nel tratto compreso tra il ponte di Padivarma e la confluenza del torrente Pignone. Questi tentativi di acclimatazione non hanno dato buoni risultati ed i soggetti si sono rapidamente portati verso i tratti inferiori del bacino del Vara e della Magra. La presenza del temolo in quest'ultimo corso d'acqua è legata anche alla discesa di individui provenienti da ripopolamenti effettuati nelle aree della Magra appartenenti alla provincia di Massa." Ho pescato temoli nel Vara qualche tempo fa, su questo non ci sono dubbi. La Provincia aveva provato ad immetterli, senza fare nessuna indagine di ecocompatibilità dei corsi d'acqua. I pesci venivano immessi ogni primavera, ma non si sono mai acclimatati. Molti pescatori giurano di averli presi di tanto in tanto. In Provincia li davano presenti ancora due anni fa... ma non so se fosse semplicemente una deduzione (io ce li metto... nessuno li pesca... ci devono essere per forza...). Nel regolamento in vigore il temolo ha addirittura una taglia minima ed un limite numerico di cattura... L'impossibilità di impiantare una popolazione di temoli nel corso del Vara pare sia duplice: l'acqua è troppo calda d'estate (quando in alcuni tratti si raggiungono i 26 C c'è poco da fare) ed il benthos è troppo limitato. La seconda causa forse è più importante della prima. Nel Magra il benthos esiste in ben altre quantità e varietà e l'acqua è un poco più fresca anche d'estate (la temperatura massima da me registrata è circa 22 C anche se quella media per il basso corso segnalata nella carta ittica è di 18 C). La storiella del temolo ha più di un aspetto comico, ma quello tragico è che tutto viene fatto a tentativi. Ripopolamenti effettuati nella provincia di Massa????? Chi? Dove? Quando? Come? ecc. |