'Etica' sul fiume

ovvero

come sentirsi a posto

 

Non vogliamo fare la morale a nessuno. Ci mancherebbe :-) !!! Solo dare un aiuto a chi, per ragioni sue prima ancora che per sensibilità ecologista, voglia sentirsi a posto con la coscienza. Ecco allora un breve vademecum:

  • Tutti i pesci vengono rilasciati quanto più possibile in salute. Indipendentemente dalla taglia. Tratteniamo solo l'eventuale bestia tanto grande e tanto antica da avere compiuto tutti i suoi uffizi. Una sola a stagione sarebbe meglio. Usiamo solo ami con l'ardiglione schiacciato. Usiamo una pinzetta per togliere l'amo. Usiamo un guadino (anche se la questione è controversa) e, se possibile, evitiamo di toccare il pesce. Se proprio costretti a maneggiare il pesce, bagnamo le mani prima di toccarlo. Non tiriamo mai il pesce fuori dall'acqua. Evitiamo di mostrarlo agli amici, di trattenerlo sino al loro arrivo, di farlo penzolare per una foto. Cerchiamo di rianimare l'animale, soprattutto se la lotta si è protratta o ha fatto molti salti fuori dall'acqua: teniamolo con entrambe le mani senza stringerlo mai, parallelamente al corso, con la testa a monte in modo che la corrente fluisca attraverso le branchie. Se c'è poca corrente facciamo un movimento avanti e indietro per ossigenarlo. Poi, quando l'avremo lasciato, controlliamo che se ne vada diritto in corrente. Se sarà così il pesce sarà quasi certamente salvo. Facciamo vedere che siamo soddisfatti e vedrete che faccia faranno gli amici, anche se non hanno visto il pesce.
  • Il luogo di pesca rimarrà esattamente identico a prima del nostro arrivo. La tua coscienza ti permetterà soltanto di buttare i mozziconi di sigaretta in acqua, ma solo se il fiume è grande, diciamo un fiume del piano. E se fumi, naturalmente.
  • L'auto verrà parcheggiata sulla strada. Una storiella carina ma accaduta realmente. Mi ero trasferito di casa vicino alla foce del Magra. In questo tratto non ero solito pescare, preferendo restare nel tratto medio e alto del fiume. Allora vado in un negozio particolarmente frequentato e chiedo:"Come butta la pesca qui in basso?" Mi rispondono in tre: "E' finita ormai. Da quando quei bastardi dell'Ente Parco, della Provincia, della Forestale (e dei Cormorani, che c'entrano sempre) ci impediscono di andare a pescare... Pensa che per raggiungere il fiume adesso bisogna fare anche più di 100 metri a piedi!". La situazione era ottima, pensai!
  • L'unico atto di violenza permesso sarà far smettere gli altri di essere barbari e stupidi: quando vedete un pescatore che tira su spigolette di 20 cm col bigattino vi avvicinate e iniziate un discorso del genere:"Dhe! Incredibile! Ma come fa? Mi fa vedere come monta il bigo? Stupefacente. Mai visto pesci così grossi. Toghi! Ma sua moglie come li cucina?. Certo che mangiando così, si salva la linea!" Ecc.
Un mio amico diceva, riferendosi ai bracconieri e ai barbari, che non era il caso di preoccuparsi eccessivamente. Sono già vecchi, diceva, e tra un po' moriranno.