17.03.05 Prima uscita della stagione sul basso Magra.

Acqua bassa e una notevole schiusa di baetis (rhodani, forse) dalle 12.30 alle 13.15 circa. Nessuna bollata sino alle 13. Poi una sola bollata piccina dall'altra parte del fiume... che qui è largo una cinquantina di metri... Mi avvicino coi waders, ma è la prima uscita e non voglio finire in acqua. Mi accendo una sigaretta (fanno male, non fumate!) e aspetto. Ad un tratto una bollata più vicina. Lancio la mosca esattamente sul pesce. La trota abbocca subito e si mette a saltare come un missile. Ci metto cinque minuti per prenderla. E' forte come un toro.

Non mi se ne voglia, ma questa prima me la tengo. E' una trota atlantica di risalita di circa 33 cm, bella grassa e soda, in perfette condizioni, con la livrea argentata che sta per lasciare spazio ai pallini rossi (se ne vede già qualcuno trasparire). Sembra un salmoncino. :-)

Quando la pulisco (per metterla in padella) trovo uno stomaco bello ripieno. A sinistra vedete parte del contenuto. C'è praticamente tutto, tranne i pescetti che, in questo periodo, non ci sono ancora.

Morale deduttiva: le nobili trote del Magra (autoctone o alloctone che siano) mangiano sempre sul fondo o a mezz'acqua, almeno in questa stagione. A galla ci vengono come noi andiamo al bar: per prendere il caffè.

Il pescatore pessimista dice che non ci sono, le trote nobili del Magra.

Ah! Tre giorni fa il mio solito amico più abile (di me) ne ha presa una di 40 cm, uguale uguale a quella che vedete. Ma ci sono notizie di altre sino a 60 cm.